Home C'era una volta Frank Wess tra sax e flauto

Frank Wess tra sax e flauto

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Il 4 gennaio 1922 nasce a Kansas City, nel Missouri, il sassofonista e flautista Frank Wess. Il suo nome completo è Frank Wellington Wess.

Le prime jam alla scuola

Nel 1935, all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Washington, dove frequenta una scuola superiore insieme ad alcuni personaggi destinati a una carriera importante in ambito jazz come Billy Taylor. Si dice che le jam session pomeridiane presso la scuola abbiano rappresentato per Wess uno stimolo straordinario a continuare su quella strada. All’inizio della su carriera suona il sassofono contralto esibendosi prima in Oklahoma e poi a Washington con la formazione di Bill Baldwin. Nel 1944 viene scritturato dalla big band di Billy Eckstine. A partire dal 1945 vagabonda per gli Stati Uniti con il suo fido sassofono. Suona, tra le altre, nelle formazioni di musicisti come Lucky Millinder, Eddie Heywood e Bull Moose Jackson prima di iscriversi alla Scuola di Musica Moderna a Washington. La sua idea è quella di imparare a suonare bene il flauto, uno strumento che lui possiede perché l’ha ricevuto come regalo dal suo maestro Henry Grant, che è stato anche uno dei primi insegnanti di pianoforte di Duke Ellington. Il suono del flauto lo affascina e vorrebbe saperne di più, coglierne i segreti più nascosti.

Una carriera vorticosa

Nonostante gli studi per rilassarsi e raggranellare qualche spicciolo suona saltuariamente in vari locali e con varie orchestre. Nel 1953 entra a far parte della big band di Count Basie con la quale resta per ben undici anni. In questo lungo periodo nella formazione di Basie Wess si fa particolarmente apprezzare per le sue doti dì solista. In quel periodo Wess si mette in mostra anche per la sua capacità di costruire improvvisazioni trascinanti e ricche di swing al flauto, che più del sassofono, in breve diventa il suo strumento caratterizzante. È uno dei primi jazzisti moderni a fare un uso sistematico del flauto e la disinvoltura con cui lo sa inserire in una macchina da swing come l’orchestra di Basie contribuisce non poco alla sua diffusione. Siccome tutto finisce arriva anche il momento di lasciare la big band di Count Basie, nella quale negli ultimi tempi ha occupato anche il ruolo di sassofonista contralto dopo l’arrivo di Eddie Lockjaw Davis. Tornato libero da impegni fissi decide di concerdersi un periodo di vagabondaggio artistico e per qualche tempo si dedica all’attività free-lance senza limiti di stile e genere. Non è un caso che proprio in questo periodo coltivi esperienze anche al di fuori dell’ambiente jazzistico. L’esperienza gli piace e accetta scritture a lungo termine in popolari show televisivi come il ‘Dick Cavett Show’. Per dieci anni è uno dei componenti fissi della popolarissima Saturday Night Live Band pur se non abbandona mai il jazz. Wess muore per un’insufficienza renale il 30 ottobre 2013.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".