Home C'era una volta Freddie Keppard, una grande cornetta

Freddie Keppard, una grande cornetta

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Il 15 febbraio 1890 a New Orleans, in Louisiana, nasce Freddie Keppard, uno dei primi grandi cornettisti del jazz

Un successo straordinario

Da ragazzo si cimenta con vari strumenti, tra cui il violino e il mandolino, prima di dedicarsi alla cornetta sotto la guida di Adolphe Alexander. Dopo aver debuttato a Spanish Fort con la jazz band di Johnny Brown, costituisce nel 1907 la Olympia Orchestra avvalendosi dell’apporto di Alphonse Picou, Joe Petit, Eddie Vinson e del fratello Louis, lavorando più o meno contemporaneamente anche con la Eagle Band di Frankie Dusen. Nel 1912 insieme a Bill Johnson, che ha ottenuto un ottimo ingaggio a Los Angeles, costituisce la Original Creole Orchestra chiamandovi a far parte il trombonista Eddie Vinson, il clarinettista George Baquet, il batterista Dink Johnson e il violinista Jimmy Palao l’asciando l’Olympia nelle mani di Armand Piron. L’Original Creole Orchestra effettua un lunghissimo tour attraverso gli Stati Uniti sotto l’egida dell’Orpheum Circuit, con tappe a Los Angeles, Chicago e New York, conquistandosi una vasta popolarità. Per avere una tangibile idea del successo che riscuote ovunque questa formazione è sufficiente ricordare che Jelly Roll Morton disse un giorno di aver fatto di tutto per evitare il confronto diretto con Keppard, verso il quale nutriva una sperticata ammirazione, dichiarando ad Alan Lomax che Freddie era a suo avviso il più grande dei cornettisti di New Orleans e l’unico vero erede di Buddy Bolden..

Una fine prematura

Stabilitosi a Chicago Keppard suona al Logan Square Theatre, al The Entertainer’s Café, al De Luxe e in altri noti cabaret del South Side. Nel 1920 è al Royal Gardens con Joe Oliver, quindi al Lorraine Club a fianco di Jimmie Noone. Nel 1922 suona al Dreamland in seno all’orchestra di Doc Cook e l’anno successivo al Vendome Theatre con la formazione di Erskine Tate con la quale registra i suoi primi dischi. Sia queste incisioni che quelle realizzate l’anno successivo con Doc Cook non rendono adeguata giustizia a Keppard che è ormai già in fase calante anche a causa dell’alcolismo che sta minando il suo pur forte fisico. Negli ultimi anni di attività dirige a Chicago una sua orchestra al La Rue’s Dreamland e si esibisce successivamente con la formazione di Charles Elgar al Savoy Ball Room, ma le sue condizioni fisiche peggiorano sino al punto di costringerlo, ormai affetto da tubercolosi, a ricoverarsi al Cook County Hospital dove muore il 15 luglio 1933.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".