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Gabon brucia l’avorio illegale

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Con una dura presa di posizione contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche, il Gabon ha bruciato al rogo la riserva di avorio illegale detenuto dal governo: 4.825 chili, con 1.293 pezzi di avorio grezzo, per lo più zanne, e 17.730 pezzi di avorio lavorato, per un totale che corrisponde a circa 850 elefanti uccisi. Benché  – ricorda il Wwf – fattori come la distruzione dell’habitat siano senza dubbio la minaccia più grande per molte specie, non c’è dubbio che il sovrasfruttamento di animali e piante giochi un ruolo importante nell’attuale crisi delle estinzioni.

L’avorio illegale ora brucia

Il prelievo eccessivo, l’uso non sostenibile e il commercio illegale di avorio di alcune specie sono una minaccia non solo per la sopravvivenza delle specie stesse ma anche degli ecosistemi, nonché delle comunità locali che traggono sostentamento da esse. Molte comunità dipendono da queste specie per il cibo e per la medicina tradizionale.

Questo può tradursi in un incentivo alla protezione di queste risorse e degli habitat naturali. Ma il Gabon in questo senso ha compiuto davvero un gesto che somiglia ad una sferzata.