Home C'era una volta Gene Ramey, uno dei bassisti più versatili del periodo bop e pre-bop

Gene Ramey, uno dei bassisti più versatili del periodo bop e pre-bop

SHARE

Il 4 aprile 1913 ad Austin, nel Texas, nasce il contrabbassista Gene Ramey, il cui nome completo è Eugene Glasco Ramey.

Gli inizi alla tromba

Il giovane Gene inizia l’attività jazzistica suonando la tromba in una band scolastica per poi passare al sousaphone nel 1929 con i George Corley’s Royal Aces nei quali milita anche Herschel Evans. Suona poi con Terrence Holder e nell’agosto 1932 si trasferisce a Kansas City dove decide di passare al basso prendendo lezioni da Walter Page. Forma una orchestra che dirige per qualche tempo per poi accettare di suonare per Oliver Todd e per Margaret “Countess” Johnson. Agli inizi del 1938 entra a far parte dell’orchestra di Jay McShann con la quale rimane, salvo una brevissima parentesi iniziale, fino agli inizi del 1944. Con questa orchestra incide i suoi primi dischi alla fine del 1940 avendo così occasione nel 1941 e 1942 di suonare anche con Charlie Parker che incontrerà di nuovo negli anni del bop.

Un free lance di lusso

Dopo essere tornato per un breve periodo a Kansas City si sposta a New York nel 1944 suonando con Luis Russell per un anno e poi nei locali della 52a Strada con Hot Lips Page, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Lester Young, Coleman Hawkins, Ben Webster, Tiny Grimes, Eddie Davis, John Hardee. Per pochi mesi, a cavallo tra il 1952 e il 1953, è in orchestra con Count Basie. Nel 1954 suona con Art Blakey e Dorothy Donegan e nel 1955 è l’accompagnatore di Eartha Kitt. Negli anni seguenti suona soprattutto come free-lance dedicandosi parecchio al lavoro discografico. La lista dei musicisti che si avvalgono del suo contributo è lunghissima. Tra loro spiccano i nomi di Buck Clayton, Muggsy Spanier, Teddy Wilson, Jimmy Rushing, Peanuts Hucko, Eddie Vinson, Nat Pierce, Lem Johnson e altri. Incisioni con Thelonious Monk, Horace Silver, Lou Donaldson, Sonny Rollins, Fats Navarro, Eddie Davis, Lester Young, Teddy Wilson, Lennie Tristano, Stan Getz, Dickenson Thomas, The Jazz Giants ’56. È considerato uno dei bassisti più versatili del periodo bop e pre-bop. Muore l’8 dicembre 1984.

 

Previous articleAuto, da elettriche meno CO2 dell’intero ciclo di una a benzina
Next articleAlpi, carenza di neve visibile dallo spazio
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".