Home C'era una volta George Walker Nicholas, in arte “Big Nick”

George Walker Nicholas, in arte “Big Nick”

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Il 2 agosto 1922 nasce a Lansing, nel Michigan, il sassofonista George Walker Nicholas, soprannominato da tutti Big Nick.

L’inizio precoce

Figlio di un sassofonista tra il 1933 e il 1939 studia pianoforte, clarinetto e sassofono. In seguito, tra il 1944 e il 1946, si perfeziona a Boston in teoria e armonia anche se è già uno strumentista conosciuto nell’ambiente perché il padre non ha aspettato il termine degli studi per inserirlo nel mondo dello spettacolo. Suona con Kelly Martin nel 1942 passando poi per tre mesi sotto la direzione di Earl Hines e per sei sotto quella di Tiny Bradshaw. Tra il 1944 e il 1946 suona a Boston con Sabby Lewis. Alla fine del 1946 si trasferisce a New York, dove suona con Claude, Hopkins, J.C. Heard, Lucky Millinder prima di entrare, alla fine del 1947 nell’orchestra di Dizzy Gillespie, con la quale incide molti brani famosi.

L’omaggio di Coltrane

All’inizio degli Anni Cinquanta si mette in proprio suonando con un gruppo a suo nome e anche come free-lance. Tra il 1957 e il 1959 torna sui suoi passi e si unisce al gruppo di Shorty Allen ma poi decide di lasciare la dura vita orchestrale dedicandosi prevalentemente al lavoro di musicista da studio. La sua figura ha influenzato molto musicisti a partire dal giovane John Coltrane che gli ha dedicato il brano Big Nick, incluso nell’album del 1962 Duke Ellington & John Coltrane. Muore il 29 ottobre 1997.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".