Home C'era una volta Gil Rodin, un sax da orchestra

Gil Rodin, un sax da orchestra

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Il 10 giugno 1974 muore il sassofonista, leader e compositore Gil Rodin, uno dei protagonisti del periodo d’oro del jazz orchestrale.

L’esperienza con Pollack

Gilbert A. Rodin, questo è il suo vero nome, nasce a Chicago, in Illinois, il 9 dicembre 1906. Proprio nella città dove è nato fa il suo debutto nel 1924 in seno all’orchestra di Art Kahn. Si trasferisce quindi in California dove suona con la formazione di Harry Bastin, prima di aggregarsi nel 1926 all’orchestra di Ben Pollack, della quale fa parte stabilmente sino al 1934, diventandone di fatto il direttore musicale e l’animatore. Con l’orchestra di Pollack, che comprende uno staff di musicisti di prim’ordine (Jimmy McPartland, Glenn Miller, Benny Goodman, Jack Teagarden, Ray Bauduc, Matty Matlock, Eddie Miller, Nappy Lamare), Gil Rodin prende parte a una nutrita serie di sedute di incisione mettendosi in luce sia come solista sia come arrangiatore.

Presidente della cooperativa

Nel 1935 è il principale promotore della costituzione, sotto forma di cooperativa di musicisti di cui diventa presidente, dell’orchestra di Bob Crosby, con la quale resta ininterrottamente sino al 1942. Nel 1945 forma, assieme a Ray Bauduc, una jazz band cimentandosi con il sax baritono. Nel corso dell’anno successivo aiuta Bob Crosby a riorganizzare una nuova formazione. A partire dalla metà degli anni Cinquanta Gil Rodin abbandonato quasi del tutto il sassofono dedicandosi con successo alla composizione di brani destinati alla produzione televisiva.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".