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Gli squali, i più grandi viaggiatori degli oceani

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squali pinna bianca

Gli squali pinna bianca sono i più grandi viaggiatori degli oceani. Lo svela una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One.

Gli squali percorrono distanze incredibili negli oceani

Lo studio dimostra come proprio gli squali questi grandi predatori dei mari percorrano fino a 2.000 chilometri durante le loro ‘gite’ fuori dalle isole Bahamas, dove possono essere solitamente osservati.

I risultati dell’analisi, svolta attraverso un monitoraggio via satellite degli squali lunga 245 giorni, hanno rivelato come questi pesci attraversino abitualmente i confini internazionali, correndo cosi’ piu’ rischi per la propria sopravvivenza.

Lo squalo pinna bianca è un grande squalo pelagico dei mari tropicali e temperati caldi appartenente alla famiglia Carcharhinidae. È una specie robusta, caratterizzata da lunghe ed arrotondate pinne a punta bianca. Spesso viene confuso con lo Squalo pinna bianca del reef (Triaenodon obesus).

È un pesce che si muove lentamente e domina le situazioni di sciacallaggio in mare. Rappresenta uno dei maggiori pericoli per i sopravvissuti ai disastri aerei o navali. Questa specie ha attaccato più volte l’uomo di quanto non abbiano fatto tutte le altre messe assieme. Studi recenti hanno sottolineato come il numero di Squali longimani sia in brusco calo, in quanto le loro pinne sono molto ricercate come ingrediente principale della famosa zuppa di pinne di squalo. In particolare negli ultimi anni, questa specie come molte altre, ha a che fare con una pesca sempre più diffusa attraverso il suo areale.

Gli squali una specie a rischio

”Anche se questi squali sono relativamente al sicuro dalla pesca nelle acque delle Bahamas, il nostro studio dimostra che il loro raggio di azione li porta oltre i confini dei diversi paesi e in alto mare, dove ancora si incontrano attrezzi da pesca fissati per altre specie”, ha spiegato l’autore dello studio Demian Chapman, biologo marino della Stony Brook University di New York.

In particolare, e’ stato scoperto che mentre tre degli squali ‘sotto osservazione’ sono rimasti nell’area vicino alle Bahamas, altri cinque hanno viaggiato molto al di fuori della giurisdizione dell’arcipelago, arrivando fino alle Bermuda.

Occorre uno sforzo ulteriore per proteggere gli squali

Un risultato questo che suggerisce, secondo i ricercatori, la necessita’ di un maggiore ”sforzo globale” per la conservazione della specie.

”Se vogliamo continuare a vedere questi animali nei nostri oceani, le nazioni dovranno lavorare insieme per proteggere questa specie”, ha commentato Chapman.