Home C'era una volta Hazy Osterwald, quello di “Kriminaltango”

Hazy Osterwald, quello di “Kriminaltango”

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Il 18 febbraio 1922 nasce a Berna il trombettista e direttore d’orchestra Hazy Osterwald. Il suo vero cognome è Osterwalder e suo padre è Adolf Josef Felix Osterwalder, uno dei componenti della quadra nazionale di calcio elvetica.

Solista a volte

Appassionato di musica frequenta il Conservatorio di Berna e prima ancora di diventare maggiorenne scrive numerosi arrangiamenti per vari musicisti, in particolare per Teddy Stauffer. Dal 1941 ottiene vari ingaggi nelle orchestre svizzere più popolari di quel periodo, come quelle di Fred Böhler, Edmond Cohanier e Walter Baumgartner. In qualche caso si esibisce anche come tromba solista.

Il grande successo

Nel 1944 forma il suo primo gruppo che ben presto trasforma in una grande orchestra con l’apporto di musicisti come Ernst Höllerhagen, Stuff Combe, Eric Brooke, Geo Voumard e altri. Dopo il declino delle grandi orchestre jazzistiche, nel 1949 dà vita all’Hazy Osterwald Sextett, che debutta al festival del jazz di Parigi del 1949 e con il quale riscuote un grande successo internazionale. Tra i suoi brani più conosciuti c’è Kriminaltango inciso per la prima volta nel 1959 e divenuto un successo mondiale. Muore il 26 febbraio 2012.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".