Home Ricette Dolci I rocci della poetessa, la ricetta di Niky Marcelli

I rocci della poetessa, la ricetta di Niky Marcelli

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i rocci

I rocci sono delle ciambelle dolci tipiche di una limitata zona dell’Appennino umbro-marchigiano intorno a Nocera Umbra, che si preparano nel periodo pasquale.

Questa ricetta me l’ha data una giovane e bravissima poetessa di Nocera Umbra, Linda Scattolini, una sera di Pasqua.

Avevo visto la foto che aveva pubblicato su Instagram e mi ero incuriosito, così le ho “estorto” la ricetta che lei, a sua volta, aveva scippato a sua nonna, nel corso di una conversazione via chat su Facebook mentre io mi preparavo la cena e lei preparava un esame universitario.

 

Ingredienti per cinque ciambelle

 

600-700gr di farina 00

5 uova

1 panetto di burro

1 bustina di lievito per dolci

5 cucchiai di Mistrà

5 cucchiai di zucchero

1 bustina di citrato

1 manciata di semi di anice verde

La scorza di 1 arancia o 1 limone grattugiata

i rocciI Rocci, preparazione

Far sciogliere il burro a bagnomaria e tenerlo da parte.

Su una spianatoia, preparare il “vulcano” con la farina e rompervi dentro le cinque uova. Aggiungere il burro, i cinque cucchiai di Mistrà, i cinque cucchiai di zucchero e la bustina di lievito per dolci. Impastare accuratamente il tutto.

Se il burro dovesse rivelarsi insufficiente, aggiungetene altro o, in alternativa, la nonna di Linda aggiunge alcuni cucchiai di olio e.v.o.

Quando l’impasto è pronto, mettetelo da parte e, sempre sulla spianatoia, versate la bustina di citrato e polverizzatene i grani con il mattarello.

Prendete l’impasto e continuate – scusate il bisticcio di parole – ad impastarlo insieme al citrato.

Alla fine aggiungete la scorza d’arancia se volete rispettare la ricetta “classica” o quella di limone se volete dar retta alla nonna di Linda e una spolverata di semi di anice.

Dividete l’impasto in cinque parti e formate le ciambelle, che infornerete a 200° per mezz’ora.

Dopo la cottura, potete scegliere se guarnirle nel modo classico, con una glassa di zucchero e i confettini di zucchero colorati, oppure – versione nonna di Linda – spennellandoli con l’albume e guarnendoli anche in questo caso con i confettini.

Vi confesso che, esteticamente, preferisco dar retta alla nonna. Con la glassa, i rocci assomigliano troppo agli ipercalorici e grossier Donuts americani.

Quando i vostri rocci saranno pronti, vi consiglio di gustarli accompagnati da un vino dolce, magari leggendo qualcuna delle bellissime poesie che Linda Scattolini pubblica sul suo blog.

Vi sentirete rinfrancati nel corpo e nell’anima!

 

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Rocci

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Niky Marcelli
Niky Marcelli, giornalista e scrittore, è nato a Milano ma si è trasferito quasi subito a New York e successivamente a Roma, dove ha risieduto fino al 2004, prima di coronare la sua vecchia aspirazione di andare a vivere in campagna. Cronista investigativo e critico di spettacolo, è stato uno dei «padri fondatori», nonché caporedattore, del settimanale satirico e di controinformazione «La Peste», per il quale ha firmato numerose inchieste. Ha collaborato successivamente con i quotidiani «L’Umanità», «Il Giornale d’Italia», «L’Avanti», «Libero»; con i periodici «Audrey», «Avvenimenti» e con molte trasmissioni di successo della Rai, tra cui «Via Teulada 66», «Piacere Rai Uno», «In Famiglia», «Domenica In». Come autore ha firmato nel 1993 il primo varietà prodotto e trasmesso dall’allora Tele Monte Carlo: «Specchio delle mie brame» - in collaborazione con l'agenzia Elite di John Casablancas - e, in teatro, la commedia «Capolinea», rappresentata con successo nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. Nel 2003, per i tipi di Maretti, è uscita la sua raccolta di racconti «Sotto la pergola del bar che non c’è più». Dal 2004 al 2007 ha diretto l’agenzia web «Lo Sport». Dal 2003 al 2010 ha collaborato con il settimanale di satira politica «Veleno». Nel 2013, per i tipi di TEKE, è uscito il suo giallo “L’Ultimo Swing”. Nel mese di luglio 2015, sempre per i tipi di TEKE, pubblica il romanzo “La Contessa Rossa”. A maggio 2016, pubblica in e-book, la raccolta di racconti “Il senso di Giulio per Camilla” e il manuale di cucina “Tegame di scrittore non ancora bollito”.