Home C'era una volta Ikey “Banjo” Robinson, un talentuoso strumentista

Ikey “Banjo” Robinson, un talentuoso strumentista

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Il 28 luglio 1904 nasce a Dublin, in Virginia, Ikey L. Robinson detto “Banjo”, uno strumentista di talento sia con le corde della chitarra che del banjo, lo strumento che è finito nel suo nome d’arte

Il debutto nel 1922

Ikey “Banjo” Robinson debutta professionalmente nel 1922 come banjoista-cantante in seno alla Harry Watkins’ Orchestra. Negli anni successivi suona con le formazioni di Harry McLain e di Bud Jenkins. Trasferitosi a Chicago nel 1926 si esibisce con vari gruppi, tra cui quello di Clarence Moore. Nel corso del 1929 organizza diverse importanti sedute di incisione sotto il proprio nome per la Brunswick, avvalendosi della preziosa collaborazione di Jabbo Smith, Omer Simeon, Alex Hill, Walter Bishop. Nel 1930 si aggrega all’orchestra di Sammy Stewart con la quale si esibisce nei più eleganti ritrovi di New York.

Strumentista ritmico molto valido

All’inizio degli anni Trenta si unisce poi alle formazioni di Wilbur Sweatman e di Noble Sissle (con quest’ultima suona al Park Central Hotel). Viene successivamente ingaggiato da Clarence Williams con i cui gruppi prende parte a molte altre sedute di incisione nelle quali conferma di essere un validissimo strumentista ritmico sia al banjo sia alla chitarra. Nel 1934 è a Chicago nelle orchestre di Carroll Dickerson e di Erskine Tate. Successivamente decide di continuare come leader alla testa di piccoli complessini con i quali si esibisce in vari club della Windy City. Negli anni Sessanta suonato al fianco di Junie Cobb e di Franz Jackson, effettuando con l’Original Jazz All-Stars di quest’ultimo vari tour in Oriente e in Europa. Muore il 25 ottobre 1990.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".