Home C'era una volta Il 23 aprile inizia la Liberazione di Milano

Il 23 aprile inizia la Liberazione di Milano

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Preceduta da grandi scioperi delle principali fabbriche e dei lavoratori dei trasporti il 23 aprile 1945 inizia la Liberazione di Milano che non è destinata a concludersi in poche ore.

Fascisti in fuga

Proprio il 23 aprile i lavoratori in sciopero della Borletti, delle Rubinetterie e della CGE si scontrano con le milizie fasciste della “Muti” e della “Resega” e le mettono in fuga. Nel pomeriggio del 24 aprile a Niguarda i partigiani della Prima Brigata Garibaldi impegnano in un furioso conflitto a fuoco un gruppo di mezzi corazzati tedeschi che stanno fuggendo a nord, mentre gli operai dell’Alfa Romeo, dell’Innocenti e della Pirelli si attrezzano, armi in pugno, a difendere le fabbriche. Presidi partigiani armati circondano anche le stazioni ferroviarie di Lambrate, Rogoredo, Porta Vittoria e Porta Romana.

Lo scontro di Lambrate

I tedeschi riescono a penetrare all’Innocenti di Lambrate. Ne nasce una sparatoria cruenta e violentissima. Nello stesso giorno gli operai in armi della Pirelli catturano l’intero presidio tedesco della Bicocca. Le operazioni militari continuano fino al 27 aprile, quando le poche milizie nazi-fasciste rimaste nella città cessano ogni attività bellica aggressiva e si asserragliano nelle caserme decise a resistere fino all’arrivo delle truppe alleate cui vorrebbero consegnarsi. Sulla città, ormai libera, convergono i partigiani delle zone limitrofe. Il 27 aprile arrivano le colonne partigiane dell’Oltrepò e il 28 è la volta di quelle della Valsesia, il cui arrivo precede di qualche ora l’ingresso in Milano delle truppe alleate.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".