Home C'era una volta Irakli, la tromba georgiana del jazz francese

Irakli, la tromba georgiana del jazz francese

SHARE

Il 1° febbraio 1940 a Parigi, in Francia, nasce il trombettista Irakli, il cui nome completo è Irakli de Davrichewy

Armstrong come modello

Irakli viene iniziato al jazz dal fratello Sandrik che suona il piano e la chitarra. Forma con lui il suo primo gruppo nel 1958: gli Irakli New Orleans Ambassadors. Negli anni successivi, il gruppo ottiene numerosi premi ai concorsi orchestrali ai quali prende parte. Irakli si esprime con un vigore e un’autorevolezza che risentono molto del modello che egli stesso si è scelto: Louis Armstrong. Il critico francese Gérard Conte scrive di lui: «…le sue frasi non sono la ripetizione delle note di Armstrong; non sono delle copie più o meno servili, ma si può dire senza tema di esagerare che Louis stesso avrebbe potuto farle».

La parte di Nick La Rocca

Nel 1965 Irakli incide il suo primo disco e suonò durante la prima parte del concerto tenuto da Louis Armstrong al Palais des Sports. Nel 1970 viene scelto da Jean-Christophe Averty per interpretare la parte di Nick La Rocca nel romanzo televisivo dedicato alla Original Dixieland Jazz Band. Nel 1972 l’Académie du Jazz gli conferisce il premio Sidney Bechet come miglior musicista nello stile New Orleans e dal 1973 moltiplicò le tournée e i concerti in Francia e all’estero. Unitamente alla sua attività di direttore della Irakli Jazz Band partecipa a numerosi concerti e tournée con l’orchestra di Marc Laferrière. Incide vari dischi sia con altri, quali Marc Laferrière, l’Anachronique Jazz Band, Moustache et Les Petits Français, che con il proprio nome.

 

Previous articleDott vince il bando per lo sharing milanese
Next articleTicketSms raddoppia la propria foresta
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".