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Jean Omer, il maestro belga che accompagnò Josephine Baker e scrisse per Edith Piaf

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Il 7 settembre 1911 a Nivelles, in Belgio, nasce il clarinettista e sassofonista Jean Omer considerato, con Fud Candrix e Stan Brenders, uno dei tre grandi direttori d’orchestra del Belgio del periodo di mezzo del Novecento.

Una canzone per Edith

A quattro anni studia il violino, passando poi al clarinetto. Dopo aver debuttato nel 1928 in un’orchestra di dilettanti, diventa professionista e suona a Strasburgo, in Francia, poi al Palais de Danse di Blakenberge. Qui viene notato da Billy Smith, direttore degli International Aces che lo porta con sé in tournée in Francia, dove accompagna Joséphine Baker. Dopo aver formato una propria orchestra, gli Hot Melodians, suona allo Embassy di Bruxelles, al Kursall di Ostenda, nell’orchestra di René Compère, quindi sostituisce André Ekyan nel Golden Stars e Candrix nei Carolina Stomp Chasers. A Bruxelles suona al Gaity e all’Hermitage, a Milano suona al Cova. Nel 1932 dopo essere stato l’accompagnatore di Edith Piaf compone per lei la sua prima canzone di successo, Prostituée; passa quindi a lavorare con orchestre da lui formate sulla costa belga a Blakenberge e a Middelkerke. Lo si ritrova a Parigi, al Moulin Rouge, accanto a Robert de Kers, David Bee, John Ouwerx, Gus Deloof, Ernst Van’t Hoff, Jack Hylton, nel 1935.

Le Boeuf Sur Le Toit a Bruxelles

Nel 1938, Omer si reca negli Stati Uniti con Robert Goffin e, nello stesso anno, apre a Bruxelles un locale notturno che chiama Le Boeuf Sur Le Toit come quello francese e del quale dirige anche l’orchestra. Nel suo locale accompagna, tra gli altri, Coleman Hawkins, Harry Pohl, Joan Babe Daniels. Nel 1941 la sua big band riscuote un enorme successo al Delphi Palast di Berlino. In questo periodo effettua anche numerose incisioni. Continua a dirigere la sua orchestra al Boeuf Sur Le Toit per tutta la durata della guerra fino all’inizio degli anni Sessanta, sia pur diminuendo progressivamente il personale per regge i costi. Alla fine il Boeuf Sur Le Toit viene demolito per ordine delle autorità di Bruxelles intenzionate a riprogettare e riqualificare quella parte della città. Omer scioglie quindi la sua orchestra e si mette a viaggiare in Francia, Spagna e Italia, tornando in Belgio verso la fine degli anni Sessanta, per aprire un nuovo locale notturno con l’amico Paul Gottlieb, proprio al centro di Bruxelles. Il locale viene chiamato Chez Paul au Gaity e Jean Omer continua a dirigervi la propria orchestra praticamente tutte le sere finché la salute lo sostiene. Muore a Bruxelles il 30 maggio 1994.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".