Home C'era una volta Jermaine Jackson, il primo a mollare il gruppo di famiglia

Jermaine Jackson, il primo a mollare il gruppo di famiglia

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L’11 dicembre 1954, a Gary, nell’Indiana, nasce Jermaine Jackson, componente dei Jackson Five e fratello di Michael Jackson.

La rottura

Jermaine La Jaune Jackson, questo è il suo vero nome, è il primo dei fratelli Jackson a lasciare il gruppo di famiglia. Dopo essere arrivato al successo nei Jackson Five, pubblica nel 1972 il singolo That’s the way love goes, seguito dall’album Jermaine. La rottura da parte dei Jackson Five del contratto con la Motown e il loro passaggio alla Epic, non vede d’accordo Jermaine, sposato con la figlia di Berry Gordy Jr., che abbandona definitivamente il gruppo, nel quale viene sostituito dal fratello Randy. Dedicatosi esclusivamente alla carriera solistica, pubblicò gli album My name is Jermaine, Feel the fire e soprattutto Let’s get serious, il suo primo grande successo insieme al singolo omonimo, composto e prodotto da Stevie Wonder. Non riuscì, tuttavia a ripetersi con gli album successivi.

Il ritorno con i fratelli

Nel 1983 Jermaine si riunisce ai fratelli per un concerto in occasione del 25° anniversario della Motown. Partecipa poi al grande tour d’addio dei Jacksons nel 1985, il “Victory tour”, che vede per l’ultima volta l’esibizione di tutti e sei i fratelli Jackson in concerto. Approfittando del successo di Michael pubblica per la Arista il buon album Jermaine Jackson che in alcuni paesi viene pubblicato con il titolo del singolo Dynamite. Alla registrazione di questo album partecipano Whitney Houston nel brano al Take good care of my heart, il fratello Michael in Tell me I’m not dreamin’ (too good be true) e i Jacksons in Escape from planet of the ant men. Nonostante gli sforzi la sua notorietà rimane sempre subalterna al successo dei Jacksons e di Michael.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".