Home C'era una volta Johnny Mathis: pop e tradizione

Johnny Mathis: pop e tradizione

SHARE

Il 30 settembre 1935 nasce a San Francisco in California Johnny Mathis, uno dei primi grandi interpreti neri di successo del pop americano.

Standard e melodia

Tipico esponente della generazione di interpreti pre-rock, Mathis, per oltre quarant’anni riuscì a mantenere la sua popolarità di cantante standard da ballata melodica, incurante dei mutamenti e delle mode. Quarto di sette fratelli, con un padre musicista di vaudeville, Johnny, dopo aver iniziato a cantare all’età di dieci anni, debutta con Helen Noga al Black Hawk Club di San Francisco.

Il successo con Ray Conniff

Nel 1956 arriva al successo con Wonderful wonderful accompagnato dall’orchestra di Ray Conniff. Ha interpretato moltissime canzoni divenute poi famose come, tra le altre, A certain smile, Someone, The best of everything, Misty, You are beautiful, My love for you, I’m stone in love with you, When a child is born e Gone gone gone. Ha poi pubblicato una lunga serie di album tra i quali la raccolta Greatest hits che, nel 1958, divenne uno dei dischi più venduti di quel periodo. In anni più recenti, Johnny Mathis, ormai lontano dal suo periodo d’oro, ma capace di improvvisi sprazzi di classe, non ha mai smesso di cantare per il suo pubblico.

 

Previous articleRitratti d’autore, la nuova compilation di Bindi Bassignano & Friends
Next articleDesign “low waste” a servizio del pianeta
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".