Home C'era una volta Knocky Parker, il pianista jazz nato nel country

Knocky Parker, il pianista jazz nato nel country

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L’8 agosto 1918 a Palmer, nel Texas, nasce il pianista John William Parker, conosciuto come Knocky Parker.

Appassionato cultore

Profondo conoscitore del jazz delle origini e appassionato cultore delle forme pianistiche primigenie dal ragtime, al piano-blues, al boogie woogie, Knocky Parker prima ancora di affermarsi come strumentista si conquista un’ottima reputazione sia come maestro di pianoforte e insegnante di musica sia attraverso i moltissimi concerti di tipo didattico tenuti nei college e nelle università del Kentucky, del Tennessee e di altri Stati dell’Unione. La sua prima importante scrittura risale al 1935, anno in cui suona e incide a San Antonio con il gruppo country dei Wanderers. Sembpre in amboto country è anche la sua esperienza successiva con i Light Crust Doughboys.

I concerti didattici

Dopo la fine della seconda guerra mondiale si esibisce a Los Angeles con un trio comprendente Albert Nicholas e Zutty Singleton, prima di trasferirsi a New York dove alterna il lavoro di musicista e di insegnante di pianoforte a quello di professore di inglese alla Columbia University. Nel 1949 forma un suo trio con il clarinettista Omer Simeon il batterista Arthur Herbert con il quale registra vari brani. Nel corso degli anni Cinquanta tiene una lunga serie di concerti di tipo didattico in veste di solista, rivisitando con consumata maestria i rags di Joplin, i boogie woogies di Pinetop Smith, i blues di Jimmy Yancey e, ovviamente, gli stomps di Jelly Roll. A partire dal 1959 si aggrega alla jazz band del cornettista Doc Evans con la quale si esibisce in tutti gli Stati Uniti e registra molti altri dischi. Muore il 3 settembre 1986.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".