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La libreria “verde” di Margherita Agresti

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Libreria
La proprietaria della libreria, Margherita Agresti

Continuando la ricerca di “luoghi editoriali” sparsi lungo la nostra Penisola, Daily Green si è recata questa volta a Formia, vicino Latina, per intervistare la libreria “verde” della giovane proprietaria Margherita Agresti.

La libreria di Margherita, oasi indipendente del basso Lazio

Margherita, quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto ad aprire una libreria indipendente? Come mai qui a Formia?

Mi è sempre piaciuto immaginare luoghi e spazi personali dove la fantasia potesse sprigionarsi nel modo più libero possibile. Da piccola avevo inventato una ditta di trasporti dal nome stranissimo di cui ero l’immaginaria amministratrice. Poi volevo costruire una città e mi piaceva pensarla piena di servizi utili. Ecco, nella lettura ho trovato tutti questi mondi che, parallelamente alla quotidianità, alimentavano la mia fantasia. Poi ho deciso che quel luogo magico tante volte pensato doveva prendere una forma reale e così è nata la libreria. Non sono mancate accurate indagini di mercato, analisi della domanda e tutto quello che anticipa una qualsiasi scelta di investimento ma determinante è stata l’intenzione, quella che i cinesi chiamano “yi” (e io pratico Tai ji) di dare sostanza a un concetto e a un sogno, rispettivamente il concetto di libreria indipendente e il sogno di quando ero piccola. La Libreria di Margherita è un luogo con una forte identità che la distingue e la caratterizza ma, ci tengo a precisare, l’identità non deve confondersi con una forma di identificazione con la mia persona. La Libreria di Margherita potrebbe essere la libreria di Maria, Barbara, Anna ecc… cioè il fatto che sia di “qualcuno/a” non deve limitarne l’attività a uno sterile personalismo quanto, invece, sostenere l’affermazione dell’individuale sullo scenario del molteplice. In un mercato sempre più carico di sigle piuttosto che di nomi, di poche responsabilità piuttosto che di scelte consapevoli, la ricerca di un’identità è un valore aggiunto e necessario che, in quanto tale, va difeso e promosso. Affermarsi come “artigiano culturale” nel mercato del superfluo e dell’anonimato. La scelta di aprirla a Formia è stata semplicemente dettata dal fatto che io vivo nella cittadina pontina.

La libreria presenta un catalogo molto vario e articolato. Puoi dirci quali sono i libri “green” presenti sugli scaffali?

In libreria potete chiedere di qualsiasi editore in quanto una libreria indipendente ha la possibilità di proporre e vendere pubblicazioni di ogni tipo, italiane oppure straniere. Nella scelta del catalogo dei libri da esporre, ascolto molto i suggerimenti dei lettori oltre che i consigli dei vari responsabili delle case editrici. Inoltre raccolgo molti libri di scrittori emergenti del basso Lazio e non solo in quanto, grazie al sito internet, è possibile contattarmi, vendere e ricevere libri di nuovi autori da tutta Italia. Passando alle mie scelte in tema “green”, sicuramente libri sull’educazione ambientale specie per bambini; volumi di ecologia e manuali sul riciclo a tutti i livelli sia propriamente tecnici che sul fai da te; libri d’inchiesta sui disastri ambientali oppure testi riguardanti scelte scellerate delle multinazionali. Non mancano giornalisti che indagano su questi argomenti e io propongo sempre con entusiasmo questi autori. In generale, gli editori sono tantissimi e spesso presenti soltanto nelle librerie indipendenti. Non li elenco tutti perchè sarebbe un elenco troppo lungo ma molti sono consultabili anche sul mio sito. Ritornando ai bambini, ho da poco inaugurato una collana I libri di Margherita edita da Graphe.it edizioni dedicati al rispetto della natura, degli animali e ispirati ai valori dell’amicizia e della pace. La prima favola, pubblicata a dicembre 2012, è La Mucca Sposella di Alessandro Petruccelli, famoso e amabilissimo scrittore della mia città. Il tutto in carta riciclata 100%.

Tu sei molto impegnata anche da un punto di vista sociale. In particolare sei stata molto attiva durante i referendum del 2011. Senti forte l’impegno ecologico unito alla passione per i libri?

Credo che le persone debbano sempre avere una propria opinione, uno sguardo critico e un’idea chiara sulle cose. E quando possono devono fare qualcosa. Non è possibile vendere libri e non indignarsi di chi, deliberatamente, umilia la professione proponendo sconti che non rispettano le regole minime del libero mercato e trattano il libro come merce in scadenza. È impossibile non indignarsi di una politica che mortifica ogni giorno la cultura, lasciando che le meraviglie antiche crollino, i musei siano senza personale e nelle scuole si riducano le ore di storia dell’arte e di storia in generale. Non è possibile, poi, essere indifferenti di fronte allo scippo dell’acqua pubblica. A tal proposito mi sono impegnata moltissimo per contribuire al successo referendario del 2011 ma, soprattutto in quella occasione, il mio impegno maggiore è stato nella difesa dell’ambiente e nel “si” convinto a una Italia senza nucleare. Nella vetrina del negozio ho esposto tutti i libri sul tema del disastro nucleare, ho contattato autori ed editori, ho riviste specifiche sull’ambiente e abbiamo, perché ovviamente siamo stati in tanti, cercato di sensibilizzare al massimo l’opinione pubblica sui rischi enormi dello sciagurato ritorno al nucleare in quanto, poi, la nostra zona è proprio tra due ex centrali. Per fortuna, in quel caso, proprio l’informazione e la cultura hanno contribuito alla vittoria referendaria. In libreria ho promosso diverse iniziative, specie quella sul risparmio energetico dal facile slogan Spegni una luce e accendi un’idea. Un giorno stavo materialmente svitando una lampadina e al suo posto ho ne appesa una di carta con la scritta dello slogan. Sta suscitando molto interesse perchè sembra così insolito trovare una lampadina volutamente spenta in un negozio e infatti il messaggio è proprio questo: imparare a vedere ciò che non si vede, eliminando il superfluo, partendo da un piccolo gesto che possa essere sempre più condiviso.

Infine, nel periodo che va da settembre a maggio, in libreria organizzo, insieme ad associazioni culturali, presentazioni di libri e ci piace concludere il ciclo di incontri con la promozione di testi che riassumono l’impegno nel difendere ciò che rende possibile tutti gli altri libri, ossia la libertà di espressione e la difesa dei diritti umani. Grazie alla disponibilità del gruppo 277 di Formia, ogni anno ho avuto la possibilità di presentare il Rapporto Annuale di Amnesty International. Questo è per la libreria un simbolo forte di impegno sociale e civile.

Foto tratta da www.freevillage.it