Home C'era una volta La rivincita dell’ex colonia sui colonizzatori

La rivincita dell’ex colonia sui colonizzatori

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Il 25 marzo 2008 la casa automobilistica indiana Tata Motors chiude l’accordo per acquistare dalla statunitense Ford i marchi Jaguar e Land Rover.

Una gestione pessima

In molti definiscono questa soluzione come “la rivincita dell’ex colonia sugli ex colonizzatori”. L’operazione costata 2,6 miliardi di dollari e arrivata alla fine di una trattativa lunghissima segna l’ennesimo fallimento di Ford nella gestione di altri marchi.

Niente stravolgimenti

Annunciando l’accordo Ratan Tata, il leader del gruppo indiano, dichiara che non ci saranno stravolgimenti: «La nostra intenzione è quella di conservare l’immagine, il prestigio e la tradizione dei due marchi. La nostra sfida è quella di farli crescere e prosperare». Le condizioni dell’accordo prevedono che Tata si assuma le passività derivanti dai pensionamenti e continui a rifornirsi di motori, carrozzerie e altri sistemi dagli stabilimenti della Ford a Bridgend, in Galles, e a Dagenham, nei pressi di Londra.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".