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L’energia della Terra contro la fame

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Dall’energia della Terra arrivano nuove opportunità per combattere la fame nel mondo. E’ quanto sostiene la Fao. E’ proprio studiando l’energia geotermica, quella che sfrutta il calore proveniente dal centro della Terra che, secondo l’organizzazione mondiale, potrebbero arrivare alcune possibili applicazioni per salvare i Paesi in via di Sviluppo nella produzione e lavorazione del cibo.

L’energia geotermica contro la fame

Dall’essiccazione degli alimenti alla pastorizzazione del latte fino alla sterilizzazione di prodotti e strumenti. Sono questi i possibili campi di applicazione dell’energia geotermica. A dirlo è proprio l’ultimo rapporto della Fao sugli Usi dell’energia geotermica per il cibo e l’agricoltura.

L’energia geotermica in luoghi come questi può essere necessaria ad incrementare – sostiene la Fao – ”la sicurezza alimentare”; l’essiccazione può prolungare ”la durata di conservazione di cibi nutritivi quali il pesce e i vegetali, e renderli disponibili tutto l’anno, anche in tempi di siccità”.

Una fonte primaria, rinnovabile e pulita

Inoltre, l’energia geotermica è anche ”una fonte primaria per il riscaldamento di serre, terreni e bacini d’acqua per l’acquacoltura”. I Paesi ad essere interessati da questa fonte primaria d’energia potrebbero essere il Messico, l’Indonesia, le Filippine e vari paesi lungo la Costa Pacifica dell’America meridionale, ma anche l’Etiopia e il Kenya nella Valle del Rift in Africa, e le economie in transizione dell’Europa dell’est.

L’energia geotermica è, inoltre, una fonte rinnovabile, pulita e a basso costo che prende dunque in considerazione anche i costi ambientali abbattendoli, oltre che essere un’opportunità di sviluppo per il futuro di una parte dell’umanità.