Home C'era una volta Lia Scutari, dal juke box al folk

Lia Scutari, dal juke box al folk

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Il 18 novembre 1939 nasce a Cavarzere, in provincia di Venezia, la cantante Lia Scutari. Terminate le scuole medie frequenta i corsi d’economia domestica a Padova.

Il Festival di Rimini

Tornata in famiglia lavora nel mulino paterno ma non rinuncia alla passione del canto, spinta anche dal padre che ogni sera al termine del duro lavoro si esibisce come basso in una corale. La ragazza a diciott’anni partecipa ai vari concorsi canori della sua zona e diventa in breve popolarissima. Nel mese di gennaio del 1959 si trasferisce a Milano per studiare canto con il maestro Federico Bergamini e pochi mesi dopo si fa notare al Festival del Juke Box di Rimini.

Il successo e la svolta folk

Nel 1960 dopo aver partecipato al Festival di Villa Olmo e alla Sei Giorni della Canzone di Milano ottiene una sorprendente affermazione al Burlamacco d’oro di Viareggio con Briciole di baci. Vince poi il Festival di Pesaro con È ritornato il sole, in coppia con Flo Sandon’s. Prosegue poi l’attività avvicinandosi progressivamente alla musica folk. Nel 1963 incide l’album Se ‘l mare fosse tocio…, al quale partecipa anche Nilla Pizzi con due canzoni. Nel 1974 registra insieme a Gipo Farassino, suo marito, lo spettacolo per la Rai C’è chi vole e chi non pole: grassie li stesso, da cui viene tratto anche un 33 giri. Tra i brani di maggior successo si ricordano Tu sei simile a me, Notte mia, Cerasella rock e Faro di Bahia. Muore ad Agliano Terme il 15 agosto 2011.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".