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L’Italia ad altissimo rischio sismico

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rischio sismico

Una recente ricerca Ance-Cresme sullo stato del territorio evidenzia che il 44% della superficie è ad elevato rischio sismico e in essa risiede il 36% della popolazione, e il 10%, dove risiede il 10% degli italiani, è soggetto ad un elevato rischio idrogeologico.

Il costo della mancata prevenzione misurata dal costo dei danni provocati da terremoti, frane a alluvioni, dal 1944 al 2012, è stimata in 242,5 miliardi di euro, 3,5 miliardi l’anno, di cui il 10% per dissesti idrogeologici.

Di come affrontare questo problema se ne parlerà in una tavola rotonda organizzata oggi a Napoli da Saie, il salone dell’edilizia di Bologna, a distanza di quasi 15 anni dal disastro geologico che colpi’ il comune di Sarno (Salerno) organizzata presso la facoltà di ingegneria dell’Università Federico II.

Le frane – ricorda Saie – in Italia sono oltre 486.000 e coinvolgono un’area di circa 20.700 km2 pari al 6,9% del territorio nazionale (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia – Progetto IFFI). I comuni italiani interessati da frane sono 5.708, pari al 70,5% del totale: 2.940 sono stati classificati con livello di attenzione molto elevato. Per quanto riguarda le infrastrutture lineari di comunicazione sono stati individuati 706 punti di criticità lungo la rete autostradale e 1.806 lungo la rete ferroviaria.