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L’occhio dei satelliti cattura i fondali

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satelliti foto

Grazie ai satelliti si è rusciti ad ottenere la mappa oceanica e, con questa, riscoprire i fondali degli oceani. Ora la mappa è stata pubblicata sulla rivista Science ed è la mappa più precisa e ricca di particolari sui fondali oceanici mai realizzata.

Pubblicata la prima vera mappa degli oceani

E la scoperta è stata sorprendente. I fondali degli oceani hanno così svelato montagne altre fino a un chilometro con nuovi rilievi scoperti, per esempio, nel Golfo del Messico attivi fino a circa 150 milioni di anni fa ed ora sepolti dalle acque.

Un lavoro incredibile, ma che è stato possibile grazie ai satelliti CryoSat 2 dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Jason 1, sviluppato da Nasa e Agenzia spaziale francese (Esa), in combinazione con informazioni già esistenti.

Un lavoro possibile grazie ai satelliti

I satelliti, grazie a dispositivi chiamati altimetri, svolgono un ruolo cruciale per ‘esplorare’ aree molto difficili o impossibili da raggiungere con altri strumenti.

Gli altimetri spediscono degli impulsi radar sulla superficie dell’oceano e registrano la risposta, in questo modo sono in grado di visualizzare le profondità degli oceani e realizzarne anche una mappa dettagliata.

Secondo gli autori, il lavoro contribuirà a migliorare le stime della profondità degli oceani, in gran parte (l’80%) non mappati fornendo anche altri dati alla ricerca sull’evoluzione geologica del nostro Pianeta.