Home C'era una volta Lucia Altieri, la cantante italiana che scelse Cuba

Lucia Altieri, la cantante italiana che scelse Cuba

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Il 13 aprile 1938 nasce a Foggia la cantante Lucia Altieri. Il suo vero nome è Lucia Nasillo e nei primi anni di carriera si esibisce con quel nome.

Il successo e la scelta cubana

Dopo aver ottenuto buoni risultati in vari concorsi per voci nuove nel 1961 partecipa al IX Festival della Canzone Napoletana dove arriva in finale con ‘O passato. Al Festival di Sanremo del 1962 interpreta in coppia con Wilma De Angelis, Lumicini rossi e nello stesso anno torna al Festival di Napoli con Tu staje sempre cu mme. Nel 1965 vince con Thanks il festival di Malta e nel 1967 rappresenta l’Italia al primo Festival Internazionale della Canzone Popolare dove arriva al secondo posto con la canzone Se potessi amare te. Negli anni Settanta inizia a lavorare sempre più spesso a Cuba, dove canta e si appassiona all’esperienza di quel popolo.

Un esempio di internazionalismo artistico

Il fascino esercitato da Cuba la convince a cambiare la sua vita. Si mette a disposizione del Ministero della cultura, per l’organizzazione di rassegne e concerti di musica internazionale e nel 1977 si stabilisce definitivamente nell’isola. Nel 2012 Cuba ha indetto una grande cerimonia per festeggiare i suoi trentacinque anni di attività in quella terra. Per l’occasione il poeta e scrittore Miguel Barnet ha scritto di lei: «Si dice che quando una stella fugace cade dal firmamento, uno deve esprimere un desiderio. Noi abbiamo chiesto che Lucia rimanesse a Cuba e cosi è stato. Lei è rimasta per dare luce e colore a questo popolo, che l’ammira per la fedeltà che ha dimostrato in questi trentacinque anni di permanenza in questa terra. Molto italiana, molto cubana, molto universale, Lucia Altieri è un esempio d’internazionalismo artistico e di solidarietà umana».

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".