Home C'era una volta Meri Marabini, la beat bicolore

Meri Marabini, la beat bicolore

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Il 7 maggio 1948 nasce a Bologna la cantante Meri Marabini, definita la “beat bicolore”, per i suoi capelli metà biondi e metà neri.

Un amore a prima vista

Quello di Meri Marabini per la musica è amore a prima vista. Lasciata la scuola dà vita a una band di ragazzi nella sua città. In una delle esibizioni viene notata da un talent scout della casa discografica Carosello che e propone un contratto. La ragazza accetta, saluta gli amici e inizia una carriera da solista. Il primo singolo è Mi manchi, la versione italiana di I Need You dei Beatles il cui testo è scritto dal paroliere Giuseppe Calabrese. Il retro del disco è occupato da È proprio inutile, la cover di You Know He Did degli Hollies.

La disco e la moda

Nel 1966 partecipa a “Scala Reale”, il programma televisivo legato alla Lotteria di Capodanno, nella squadra di Domenico Modugno e pubblica Sono io la tua donna, versione italiana del brano Come See Me dei Pretty Things. Il cambio d’immagine avviene con il terzo disco Una voce, il primo nel quale appare con una capigliatura decisamente originale divisa per metà in bianco e per metà in nero L’anno dopo partecipa a “Settevoci”, ma, dopo un breve periodo di successo, preferisce continuare a lavorare come corista. Negli anni Ottanta torna nuovamente alla ribalta con le Puppets, un trio femminile bolognese di disco music. Successivamente si afferma nel campo della moda.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".