Home C'era una volta Mongo Santamaria, el ritmo

Mongo Santamaria, el ritmo

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Il 7 aprile 1922 nasce a L’Avana in Cuba Mongo Santamaria, uno dei principali artefici della diffusione dei ritmi afrocubani.

Pulito con grande senso ritmico

Di discendenza senegalese viene registrato all’anagrafe con il nome di Ramon Santamaria. Nel 1948 si trasferisce in Messico e all’inizio degli anni Cinquanta è a New York, dove si fa conoscere e apprezzare come percussionista pulito e dal grande senso ritmico. La sua specialità sono le congas e i bongos. Dopo aver suonato nelle orchestre di Pérez Prado, Tito Puente e Carl Tjader, nel 1961 intenzionato a sperimentare nuove forme che combinassero gli elementi caratteristici della musica afro-cubana con quelli del rhythm and blues e del jazz forma una propria orchestra. Da quel momento i successi non si contano tanto che in meno di sette anni ben nove suoi album entrano nella classifica dei dischi più venduti negli Stati Uniti.

Sperimentatore instancabile

Nel 1966 partecipa al film “Made in Paris” e lavora alla colonna sonora del film “Salsa”. Un notevole successo ottiene anche una sua particolare versione del famoso brano di Herbie Hancock Watermelon Man. Il percussionista cubano, che ha sempre indicato in Chano Pozo il suo punto di riferimento stilistico, ha poi collaborato nel corso della sua carriera con Dizzy Gillespie e con Jack McDuff. Negli anni più recenti si è dedicato alla ricerca di una formula musicale che combinasse gli elementi caratteristici latino-americani e afro-cubani con quelli del rhythm and blues e del jazz.  Muore il 1° febbraio del 2003.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".