Home C'era una volta Mousey Alexander, batterista dal tocco saggio

Mousey Alexander, batterista dal tocco saggio

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Il 29 giugno 1922 a Gary, in Indiana, nasce il batterista Mousey Alexander, registrato all’anagrafe con il nome di Elmer Alexander.

Mai indiscreto

Dalla critica è stato definito “un batterista dal tocco saggio, mai indiscreto” per la sua capacità di adattarsi alle esigenze del gruppo e anche dei solisti, Proprio a questi ultimi riesce ad assicurare quel particolare sottofondo, richiesto appositamente per creare la loro atmosfera. La sua attività inizia alla fine degli anni Quaranta, dopo gli studi di musica effettuati alla Ray Knapp School di Chicago. Dal 1948 al 1950 suona con Jimmy McPartland e dal 1952 al 1953 con Marian McPartland

Il cuore ballerino

A partire dal 1957 Mousey suona a più riprese con Benny Goodman, con in diverse tournée americane ed europee incidendo anche dei dischi. Dal 1969 al 1972 fa parte dell’orchestra di Clark Terry con il quale partecipa tra l’altro al celebre concerto tenuto alla Carnegie Hall di New York e inciso su disco Etoil. Successivamente si esibì con Sonny Stitt, Lee Konitz e James Moody prima di ritirarsi per qualche tempo dall’attività pubblica a causa di disturbi cardiaci. Dopo essersi rimesso riprende l’attività registrando due album con Zoot Sims, per la Pablo. I problemi cardiaci però gli rendono impossibile dare continuità al proprio lavoro. Muore nella città natale di Gary, nell’Indiana, il 9 ottobre 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".