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Muore l’ultimo rinoceronte bianco… ancora fertile

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rinoceronte bianco

Si chiama Suni ed è l’ultimo rinoceronte bianco ancora fertile, purtroppo, morto in Kenya. Con Suni si estingue l’ultimo maschio di rinoceronte bianco con possibilità di procreare. La scomparsa di Suni è avvenuta lo scorso 17 ottobre ad Ol Pejeta (in Kenya appunto).  La causa esatta della morte di Suni sarà determinata dall’autopsia, ma – dicono gli esperti – si tratta certamente di una morte naturale. Suni aveva 34 anni, un’età “decisamente rispettabile” per un rinoceronte.

Sopravvivono ancora sei esemplari di rinoceronte bianco

Il rinoceronte bianco è, in realtà, grigio-marrone. Il suo nome deriva da un fraintendimento dell’ Afrikaans “Wijde” (“largo”, come la mascella dell’animale), tradotto in inglese come “bianco”.

In Kenya sopravvivono altri tre esemplari di rinoceronte bianco: Sudan, che vive a Ol Pejeta con una bella Najin e sua figlia Fatu ma è già vecchio per riprodursi; Angalifu ancora troppo vecchio ed è felicemente in pensione presso lo Zoo di San Diego insieme a Nola più giovane ed, infine, un’altra femmina, Nabire, che vive nello zoo di Dvur Kralove nella Repubblica ceca.

Si tratta, dunque, di sei esemplari, solo tre in età ancora fertile per una specie che nel 1963 ne contava più di 1000. Nel 2005 quattro rinoceronti bianchi settentrionali selvaggi furono individuati nella Repubblica Democratica del Congo, ma, da allora, non se ne ha più traccia, e tutto ciò suggerisce che sono stati uccisi.

In corso esperimenti genetici per salvare la specie ormai quasi estinta

Nato allo zoo di Dvur Kralove, Suni è stato trasferito in Kenya nel 2009 con Sudan, Najin e Fatu. Dopo un lungo viaggio in aereo e poi su strada, questi quattro divennero i rinoceronti più coccolati al mondo: un recinto di 700 ettari, cibo a volontà e una guardia armata 24 ore su 24 li proteggeva da eventuali bracconieri.

Con solo quattro individui in gran parte sterili – confermano ancora gli esperti – “la soglia critica è stata probabilmenteraggiunta”. Tanto più che si hanno dubbi anche sulla fertilità della femmina di rinoceronte ancora in vita. “Questi animali hanno una lunghissima gestazione, un anno e mezzo, raggiungono la maturità sessuale solo dopo pochi anni e vanno in calore anche di rado” spiega Antoine Leclerc.

Uno degli esperimenti: l’ibridazione delle sottospecie

Per poter continuare la specie, visto che Suni e Najin non si piacevano, si è pensato di introdurre un’altra femmina del Sud.
“In genere si evita di ibridare sottospecie per preservare il carattere di ciascuno” spiega ancora Antoine Leclerc. Ma questa era davvero l’ultima spiaggia. “L’obiettivo è quello di allevare il bianco del Sud e del Nord, in modo che la loro prole si incroci successivamente con un rinoceronte puro del Nord”. E’ in corso anche un altro progetto presso lo zoo della Repubblica Ceca che, con i gameti di Nabire e il seme congelato del defunto Suni, eseguirà la fecondazione in vitro e impiantaterà l’embrione di sesso femminile ottenuto.

Tutto questo non servirebbe se tra le varie stravaganti follie dell’uomo non vi fosse anche la sfrenata passione per il corno di rinoceronte.