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Nasce Paperino

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Il papero più famoso del mondo è nato il 9 giugno 1934. In quel giorno infatti nel cortometraggio animato The Wise Little Hen, conosciuto in Italia con il titolo La gallinella saggia fa la sua prima apparizione un nuovo componente della famiglia delle creazioni di Walt Disney.

Un papero vestito da marinaio

È un buffo papero che indossa blusa e cappello da marinaio. Il suo nome è Donald Duck, anzi, per la precisione Donald Fauntleroy Duck. Nella versione italiana diventa Paperino. Nei primi cartoni animati fa da spalla al personaggio principale di casa Disney, il già Mickey Mouse alias Topolino, ma già nel 1936 diventa protagonista, prima con Donald & Pluto e poi con Don Donald, ambientato in Messico, il primo interamente dedicato a lui.

Il miglior disegno del XXI secolo

In occasione dei festeggiamenti per il sessantacinquesimo compleanno di Paperino viene anche stato indetto un concorso mondiale per il migliore disegno di Donald Duck del XXI secolo. L’opera vincitrice è esposta ad Anaheim, nel California Convention Center, accanto a Disneyland.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".