Home C'era una volta Benny Winestone, un violinista al sax

Benny Winestone, un violinista al sax

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Il 10 giugno 1974 muore a Toronto, in Canada, il sassofonista Benny Winestone.

Il primo strumento è il violino

Nato a Glasgow, Gran Bretagna, il 20 dicembre 1906, viene avviato alla musica dal padre all’età di sette anni. Il suo primo strumento è il violino che suona da nove a vent’anni quando passa definitivamente al sassofono. Nel corso degli anni Trenta lavora con Ted Heath nella Sydney Lifton’s Band a Londra e all’inizio degli anni Quaranta fa parte della formazione guidata da Frank Bogart a Toronto, in Canada.

Uno stile che si evolve

Nel 1945 è al fianco di Jess Stacy negli Stati Uniti e tra il 1947 e il 1948 suona con Maynard Ferguson a Montreal. Successivamente guida proprie formazioni con il trombettista Herby Spanier e nel corso degli anni Cinquanta suona anche con Steve Garrick al Chez Paree di Montreal. Nel 1938 appare anche nel film “Un americano a Oxford”. Il suo stile è inizialmente influenzato da Frankie Trumbauer e Jimmy Dorsey e successivamente da Lester Young e Charlie Parker.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".