Home C'era una volta Nove milioni di voti per il Festival di Sanremo

Nove milioni di voti per il Festival di Sanremo

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Il 9 febbraio 1985 sul palcoscenico sanremese Pippo Baudo, affiancato da Patty Brard, proclama i Ricchi e Poveri vincitori del Festival di quell’anno con il brano Se mi innamoro.

Imponente partecipazione

L’elemento più eclatante è costituito dall’imponente partecipazione popolare. Sono quasi nove milioni infatti gli italiani che concorrono con le loro schede a determinare il vincitore del Festival di Sanremo attraverso una votazione collegata alle ricevitorie del Totip. Al secondo posto, dopo i Ricchi e Poveri c’è Luis Miguel, interprete di Noi, ragazzi di oggi seguito dalla sorprendente e rediviva Gigliola Cinquetti con Chiamalo amore.

Tra cantautori e rock

Quell’edizione del festival sanremese vede la partecipazione di alcuni cantautori dell’ultima generazione come Mimmo Locasciulli, Eugenio Finardi e Ivan Graziani ai quali s’aggiungono un paio di gruppi “storici” del rock italiano come i New Trolls e il Banco. Tra le novità più rilevanti è, però, da segnalare l’incontro di Zucchero “Sugar” Fornaciari con la Randy Jackson Band per l’esecuzione di Donne, una ballata arricchita da suggestive atmosfere reggae con echi di evidente derivazione soul afroamericana. Nonostante la non eccezionale accoglienza riservatagli dalle giurie sanremesi, dopo questo incontro il cantautore italiano sarà oggetto di una progressiva metamorfosi che farà di lui una star della musica internazionale.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".