Home C'era una volta Paolo Bacilieri, il cantante confidenziale che cantava la domenica

Paolo Bacilieri, il cantante confidenziale che cantava la domenica

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Il 22 dicembre 1997 muore il cantante e autore Paolo Bacilieri il cui vero nome è Paolo Baccilieri

A sei anni l’esordio

Nato il 14 novembre 1925 a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, Bacilieri esordisce come cantante da bambino, a soli sei anni, durante uno spettacolo scolastico di raccolta di fondi per la Croce Rossa e da adolescente continua esibirsi in piccoli locali. Iscritto alla facoltà di Architettura a Bologna proprio durante un’esibizione nel capoluogo emiliano viene scoperto da Lelio Luttazzi che lo invita a partecipare al programma radiofonico “Il motivo in maschera”. Scritturato dall’RCA Italiana, incide i suoi primi dischi e diventa uno dei più apprezzati interpreti del genere che all’epoca viene definito “confidenziale” e che ha tra i suoi più popolari esponenti Teddy Reno, Emilio Pericoli, Nicola Arigliano e Johnny Dorelli

Il musichiere

Qualche tempo dopo diventa popolarissimo cantando nel programma televisivo “Il musichiere” di cui è ospite fisso in coppia con Nuccia Bongiovanni e nella quale interpreta i motivi che i concorrenti devono indovinare accompagnato dall’orchestra del maestro Gorni Kramer. L’avvento del rock and roll mette in crisi la popolarità dei cantanti “confidenziali” e anche Bacilieri fatica a reggere il confronto. Si ritira così alla metà degli anni Sessanta. Tra i suoi maggiori successi figurano brani come Piccolissima serenata, Calypso serenade, Non so dir ti voglio bene e, soprattutto, Domenica è sempre domenica, sigla de “Il musichiere”.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".