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Paralimpiadi 2012, Assunta Legnante: «Basta crederci»

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Assunta Legnante

“Con le piccole azioni si può fare molto…basta crederci”, a dirlo? E’ Assunta Legnante, atleta italiana campionessa europea indoor nel getto del peso nel 2007 e primatista italiana assoluta (sia outdoor che indoor), con la misura di 19,20 m… ed ora protagonista delle Paralimpiadi di Londra 2012. La sua è una storia, di sport, che può valere per tutti. Un esempio, come si suol dire, di vita. Assunta è una di quelle pochissime atlete di altissimo livello che si vorrebbe conoscere, frequentare, imitare. Basta un breve resoconto del suo recente passato per capire il motivo di questo interesse.
Assunta Legnante getta il peso. Vanta tantissime medaglie così come la straordinaria partecipazione nell’edizione olimpica di Pechino.  Eppure, Assunta, ha un problema, congenito: un glaucoma che lentamente degenera. Così, in modo lento ma inesorabile, perde prima l’uso dell’occhio sinistro; poi, nel 2009, quello dell’occhio destro. Insomma, diventa cieca. Eppure, decide di non mollare. Dopo le inevitabili, iniziali difficoltà (e chi non le avrebbe?, ndr), Assunta Legnante torna in pedana, ricomincia ad allenarsi, e alla prima competizione per disabili, registra un nuovo record del mondo di categoria, prenotandosi, senza difficoltà, ai giochi paralimpici in corsa. Ora è lì, pronta a sfidare il mondo.

Assunta, la tua è una storia straordinaria, cosa ti ha spinto a non mollare, praticamente, mai?
Ho sempre fatto l’atleta per lavoro, naturalmente per me è sempre stato anche un piacere e, debbo dire senza falsa modestia, che fino al 2000 ho anche ottenuto ottimi risultati. Poi, lentamente, gli occhi si sono spenti, sono diventata non vedente nel 2009 e, non posso negarlo, ho avuto un lungo periodo di shock dal quale credevo non ne sarei più uscita. Ma lo shock più duro, per me, è stato fare accettare questa mia nuova condizione alla famiglia, agli amici, alle persone che mi hanno sempre amata. Debbo dire che, anche, anzi soprattutto, grazie al loro amore, alla loro presenza ho avuto la forza di ricominciare.

E, prestissimo, sei riuscita a qualificarti per le Paralimpiadi con un record mondiale. Come hai fatto?
Dal 2009, con tutta sincerità, non ho fatto altro che uscire ed entrare dagli ospedali: continui ricoveri, visite, analisi… quindi di tempo per gli allenamenti non ne avevo davvero tantissimo. Eppure, appena risalita in pedana, per me è stato semplicissimo. Non ho fatto altro che, intuitivamente, ripetere quel gesto atletico che conoscevo così bene, e ho lanciato il peso istintivamente. E’ così che ho battuto il record. Dopo, ovviamente, ho ricominciato gli allenamenti per riprendere la forma fisica e, fortunatamente, i risultati continuano.

E continuano in modo straordinario.
Fortunatamente sì.

Assunta, sei un esempio per molti, senza dubbio la tua è una vita “esemplare”, un modello, anche per noi di Daily Green che, in fondo, tentiamo di realizzare un progetto ideale puntando anche un po’ sul sogno. Che consigli daresti a chi pensa, in fondo, di star intraprendendo un’impresa impossibile?

Posso solo dire che contano la volontà, l’amore e che, con le piccole azioni, anche quelle apparentemente inutili, si può fare davvero molto, si possono superare tutti i record. Basta crederci.

Assunta non ha tradito le attese. E, come previsto, ha coronato il suo sogno conquistando con un record mondiale la medaglia d’oro nel lancio del peso. La sua vittoria dimostra davvero, in fondo, che… “Basta crederci”.