Home C'era una volta Pasquale Liguori, detto Lino. Batterista napoletano figlio del mondo

Pasquale Liguori, detto Lino. Batterista napoletano figlio del mondo

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Il 19 novembre 1927 a Napoli, nasce il batterista Pasquale Liguori detto Lino.

La scoperta del jazz

Lui stesso racconta di aver scoperto il jazz con l’arrivo degli americani a Napoli. Appassionato di batteria studia con Giuseppe Starita e successivamente sceglie di diventare professionista suonando in molti gruppi anche a carattere commerciale, pur senza dimenticare il jazz. Nel 1956 partecipa al 1° Festival del Jazz di Sanremo, suonando nel Quartetto Napoletano del pianista Lucio Reale. Trasferitosi nel 1958 a Milano suona con i maggiori solisti italiani e alla metà degli anni Sessanta diventa il batterista stabile del gruppo di Giorgio Buratti, incidendo con lui i suoi primi dischi. In quel periodo scopre le innovazioni di batteristi come Milford Graves e Andrew Cyrille, situandosi all’avanguardia tra i batteristi italiani.

La collaborazione con il figlio

Nel 1975 collabora con Mario Schiano, incidendo anche un disco in trio con Roberto Bellatalla. Due anni dopo con suo figlio Gaetano, apprezzato pianista jazz,  Schiano, Bellatalla e Guido Mazzon dà vita al gruppo d’avanguardia Unità Musicale. Nello stesso anno entra a far parte nel Trio Idea diretto dal figlio, condividendone i successivi sviluppi. Nella sua lunga carriera oltre che in Italia, ha suonato in Olanda, Germania, Portogallo, Russia (col gruppo di Sante Palumbo), Stati Uniti. Cuba e India. Tra i musicisti americani con cui ha suonato vanno citati Art Farmer e Lou Bennett.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".