Home C'era una volta Arthur Marshall, il compositore di ragtime figlio della lavandaia Emily

Arthur Marshall, il compositore di ragtime figlio della lavandaia Emily

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Il 20 novembre 1881 in una fattoria nella contea di Saline, nel Missouri, nasce il pianista e compositore Arthur Marshall, figlio della lavandaia Emily e di Edward Marshall.

La scuola e l’incontro con Scott Joplin

Verso il 1885 la famiglia si trasferisce a Sedalia, nel Missouri, perché in quel luogo i bambini neri posso frequentare le scuole. Qui incontra Scott Joplin che lo ascolta suonare il piano e lo prende sotto la sua protezione insieme a Scott Hayden, suo compagno di classe alla Lincoln High School. Joplin aiuta Marshall a trovare una scrittura al Maple Leaf Club nel 1899. L’avventura si conclude preso perché il giovane Arthur si fa coinvolgere in una rissa e viene licenziato. Su suggerimento di Joplin, continua a studiare musica al George R. Smith College dove impara composizione e teoria.

Le mance dei bordelli

Per mantenersi suona dove può, in particolare nei bordelli dove le mance superano di gran lunga il suo stipendio. Pian piano la sua reputazione cresce ed egli ottiene grandi successi come pianista, ma soprattutto come compositore. Nel 1906 compone un Two Step intitolato Kinklets, nel 1908 Ham and Rag, The Peach Ragtime Two Step e The Pippin Rag. In collaborazione con Scott Joplin compone Swipesy Cake Walk e The Lily Queen. Marshall si ritiradal mondo della musica nel 1917, ma più tardi accetta di partecipare a vari revival ragtime. Nel 1950 compone ancora Silver Arrow Rag, National Prize Rag e Missouri Stomp – A Slow Drag, rimasti inediti. Muore il 18 agosto 1968.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".