Home C'era una volta Patti Bown, tra club e orchestre

Patti Bown, tra club e orchestre

SHARE

Il 26 luglio 1931 a Seattle nasce Patricia Anne Bown, destinata a diventare famosa come pianista con il nome di Patti Bown.

Sulle orme della sorella

Patti inizia a suonare il piano all’età di due anni sull’esempio di sua sorella che è una pianista classica. Lei vede nei tasti bianchi e neri più una passione e un divertimento che un mestiere anche se continua a studiare pianoforte mentre frequenta l’Università di Seattle. Poi decide di esibirsi, ma lo fa per un pubblico diverso da quello della sorella. Diventa la pianista solista in vari club e cabaret e si lascia affascinare dal jazz. Nel 1959 forma un trio con Joe Benjamin al basso e Ed Shaughnessy alla batteria che incide anche vari brani per la Columbia.

Free and easy

Sempre nel 1959 entra a far parte dell’orchestra formata da Quincy Jones per la rivista “Free and Easy”. Visto il buon successo Jones alla fine delle repliche della rivista decide di non sciogliere il gruppo e di andare in una lunga tournée per un anno. Oltre alla Bown di essa fanno parte musicisti come Clark Terry, Quentin Jackson, Jimmy Cleveland, Julius Watkins, Phil Woods, Budd Johnson e Les Spann. Negli anni Sessanta e Settanta continuato la sua attività di pianista solista in club come il Needle’s Eye o l’Half Note. Tra il 1962 e il 1964, è la direttrice musicale dei gruppi che accompagnano Dinah Washington e Sarah Vaughan. Muore il 21 marzo 2008.

Previous articleProgettazione del giardino: la guida su come scegliere le piante
Next articleVino, al via Federazione Uiv-Bio con Federbio
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".