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Perché il 2016 è un anno bisestile

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anno bisestile 2016

Torna l’anno bisestile: il 2016 avrà 366 giorni invece di 365. Quel giorno in più sul calendario è un’invenzione romana  che si ripete ogni quattro anni.

L’anno bisestile, la storia

Quel giorno in più segnato sui nostri calendari dal 1582,  certifica la differenza tra il numero di giorni sul calendario e il numero effettivo di rotazioni della Terra intorno al sole: per la precisione 365,2425.

Nel 45 aC, Giulio Cesare si servì di un astronomo greco, Sosigene di Alessandria, per impostare sul Calendario Giuliano il ritardo osservato fra l’anno solare e l’anno contato sul calendario. Sosigene propose di aggiungere ai 365 giorni, un giorno in più ogni quattro anni. I Romani lo chiamarono Sexto Die ante Kalendas Martias (il sesto giorno prima delle Calende di marzo), ovvero Bis Sexto Die (il sesto giorno ripetuto) da cui l’aggettivo “bisestile”.

Oggi i giorni di febbraio vengono semplicemente numerati a partire da 1, per cui normalmente si considera che il giorno aggiunto sia il 29.

Il calcolo che Sosigene fece però, verrà applicato solo nel 1582 con qualche ritocco e adottato appunto alla fine del XVI secolo in Europa. Papa Gregorio XIII decise di far saltare i giorni dal 4 al 15 ottobre 1582 e riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo. Il calendario gregoriano, che usiamo ancora oggi, stabilì che gli anni bisestili fossero solamente quelli divisibili per quattro, eccetto gli anni secolari che sono bisestili solo se divisibili per 400.

 

29 febbraio, il giorno che si verifica solo ogni quattro anni

Secondo una tradizione di origini anglosassoni, il 29 febbraio sono le donne a dover chiedere la mano del fidanzato (e non viceversa): a concedere una data alle donne che attendono invano il fatidico anello sarebbe stato San Patrizio su richiesta di Santa Brigida. Questa divertente abitudine è diffusa in tutto il Reno Unito  ma in particolare in Scozia, dove una legge la regola dal 1228.

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In Francia il 29 febbraio segna l’uscita di La Bougie du Sapeur, il giornale satirico che rende omaggio a Camember, un demenziale personaggio dei cartoni animati nato il 29 febbraio, le cui avventure sono state pubblicate tra il 1890 e il 1896. Il giornale satirico, fondato nel 1980 e pubblicato solo negli anni bisestili, ci regalerà la sua decima edizione il 29 febbraio 2016. Intervistato da Le Figaro , il direttore del giornale, Jean d’Indy, assicura minimi 130.000 copie sono state vendute in ciascuna delle ultime tre edizioni (2012, 2008 e 2004).