Home C'era una volta Pete Candoli, la tromba dell’uomo dal braccio d’oro

Pete Candoli, la tromba dell’uomo dal braccio d’oro

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Il 28 giugno 1923 nasce a Mishawaka nell’Indiana il trombettista Pete Candoli, registrato all’anagrafe con il nome di Walter Joseph Candoli.

Gli inizi al contrabbasso e al corno francese

Fin da piccolo si dedica allo studio della musica imparando a suonare il contrabbasso e il corno francese. In seguito passa alla tromba e proprio come trombettista ottiene i suoi primi ingaggi: nel 1940 da Sonny Dunham, nel 1941 da Will Bradley, nel 1942 da Benny Goodman e da Ray McKinley, nel 1943 e fino agli inizi del 1944 da Tommy Dorsey. Tra il 1944 e il 1946 è con Freddie Slack, Alvino Rey, Charlie Barnet, Teddy Powell, Woody Herman e si specializza nel ruolo di high note blower.

L’apparizione che lo rende famoso a un pubblico più vasto

Nel 1947 suona con Boyd Raeburn e nello stesso anno accetta una scrittura da parte dell’orchestra di Tex Beneke con cui resta fino al 1948. Successivamente passa con Jerry Gray e poi si trasferisce in California dove lavora come free-lance. Suona occasionalmente con Les Brown, Stan Kenton e Peggy Lee e tra il 1954 e il 1955 dirige una propria formazione. Negli anni Sessanta partecipa a lavori vari e a sedute d’incisione e nella decade successiva è nell’orchestra di Griffin che si esibisce in show televisivi. Sposato all’attrice Edie Adams appare anche nel film “L’uomo dal braccio d’oro”. Muore di cancro l’11 gennaio 2008 a Studio City, in California.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".