Il 5 novembre 2004 esce anche in Italia Classikhan, il nuovo album di Chaka Kahn. «A volte mi chiedo chi me lo fa fare di continuare a lavorare. Questo mondo assomiglia sempre di più a un circo in cui emergono i furbi o quelli che fanno comodo alle case discografiche. Il talento musicale non serve, solo se hai una bella immagine sei funzionale al music business». Così Yvette Marie Stevens, in arte Chaka Khan, la voce femminile che, insieme ad Aretha Franklin, ha portato la musica soul nel mondo, si era sfogata in una recente conferenza stampa.
Ne rimpianti né singhiozzi
L’antica militante delle Pantere Nere, però, non è un tipo da singhiozzi, rimpianti e fazzoletti umidi. Preso atto che, salvo rarissime eccezioni, le major non hanno alcuna intenzione di investire su donne che hanno superato i cinquant’anni ha deciso di fare da sola. Una piccola etichetta, la Agu-Earthsong, ha pubblicato l’album Classikhan, uno dei più belli della sua lunga carriera.
Un lussuoso stuolo di collaboratori
Accompagnata dalla London Symphony Orchestra e con un lussuoso stuolo di collaboratori tra i quali spiccano Joe Sample al piano e Sheila E. alle percussioni, Chaka Khan rilegge una serie di standard del pop e del jazz mettendo in mostra una voce e una grinta da far paura. Continua così la leggenda di Yvette Marie, una ragazza nera di Great Lakes che dopo aver iniziato prestissimo a cantare con gruppi vocali come le Crystalettes o le Shades Of Black, a sedici anni incontra il Black Panthers Movement e ne resta affascinata. La timida Yvette Marie diventa una pantera e quando viene inserita nella struttura organizzativa del movimento prende il nome di battaglia di Chaka Khan che le resterà appiccicato per tutta la vita.