Home C'era una volta Richard M. Jones, il più bravo pianista blues da bordello

Richard M. Jones, il più bravo pianista blues da bordello

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Il 13 giugno 1889 nasce a Donaldsonville in Louisiana il pianista Richard Myknee Jones, più conosciuto come Richard M. Jones.

Non debutta alla tastiera

Muove giovanissimo i primi passi nel mondo della musica. Non debutta però come pianista. I suoi primi strumenti sono infatti la cornetta e l’alto-horn con i quali debutta a a New Orleans nei primi anni del Novecento con la Eureka Brass Band. Negli anni immediatamente successivi comincia a dedicarsi al pianoforte che diventa il suo strumento definitivo e come pianista-solista si conquista rapidamente una grande reputazione nei più eleganti bordelli della città. Per lui quello di “miglior pianista da bordello” è un titolo di cui andare orgoglioso perchè conquistato in locali prestigiosi  a cominciare dalla celeberrima Mahogany Hall di Lulu White. Nel 1910 dirige una sua band al Tent Cabaret e nel 1912 al Fewclothes Cabaret. In seguito suona con le orchestre di John Robichaux, Armand Piron e Oscar Celestin, tre dei più prestigiosi leaders di New Orleans. Nel 1918 si trasferisce a Chicago dove inizia a darsi da fare anche come impresario entrando in società con Clarence Williams, titolare di una delle più importanti agenzie musicali della città.

Un po’ in proprio e un po’ con altri

A partire dal 1925 alterna l’attività di accompagnatore di cantanti di blues con quella di leader dei suoi Jazz Wizards un gruppo molto attivo nel South Side con il quale prende parte a un nutrito numero di sedute di redistrazione che lo rendono popolarissimo sia come band leader, che come solista di pianoforte dallo stile elegante e raffinato nonché come compositore. Suoi sono brani come Jazzin Babies Blues, Riverside Blues, Trouble In Mind, 29th And Dearborn,. All’inizio degli anni Trenta rientra a New Orleans dove si esibisce per qualche anno alla testa di una sua formazione. Nel 1934 ritorna a Chicago per formare una vera e propria All Stars chiamata Chicago Cosmopolitans di cui fanno parte elementi di primo piano come Louis Metcalf, Albert Wynn, Herschel Evans, Artie Starks e Dave Peyton. Alla fine della seconda guerra mondiale dà vita a una formazione strardinaria con Bob Shoffner, Preston Jackson, Darnell Howard, John Lindsay e Baby Dodds. La morte lo sorprende dopo poche sedute di registrazione. L’8 dicembre 1945 muore a Chicago, in Illinois.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".