Il 13 novembre 2002 ad Hackensack nel New Jersey muore il pianista e compositore Roland Hanna, un personaggio particolare che aveva voluto anche coinvolgere i giovani africani nella grande avventura del jazz.
Pianista versatile
Nato a Detroit, nel Michigan, il 2 ottobre 1932 è stato un pianista molto versatile sia in piccoli gruppi che in grandi orchestre. Inizia la parte più interessante della sua carriera nel 1967 con la big band di Thad Jones e Mel Lewis, offrendo subito un contributo importante al gruppo che stava elaborando un tipo di arrangiamenti molto particolari e densi di swing, nei quali le parti solistiche esplodevano dopo una lunga preparazione del sound orchestrale. Proprio in questa logica il pianismo di Hanna regala piccole perle anche sul piano della composizione musicale la Midtown Suite, la Sonata for Cello and Piano, e Song of the Black Knight.
Un aiuto all’Africa
Parallelamente all’attività nell’orchestra comincia a insegnare musica ai giovani africani. Nel 1970 questo lavoro ottiene la collaborazione del presidente della Liberia, William Tubman, che gli mette a disposizione le risorse economiche di cui necessita. Nel 1974 lascia l’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis e decide di continuare il suo cammino di ricerca come free-lance, esibendosi con gruppi di varia estrazione, fra i quali quello del sassofonista Zoot Sims cui presta anche la sua collaborazione negli arrangiamenti.