Home C'era una volta Rosa King, la sassofonista americana innamorata dell’Olanda

Rosa King, la sassofonista americana innamorata dell’Olanda

SHARE

Il 14 marzo 1938 nasce a Macon, in Georgia, la sassofonista Rosa King, protagonista di una singolare avventura musicale. A dimostrazione che spesso nessuno è profeta in patria diventa popolarissima in Europa, soprattutto in Olanda, mentre per lungo tempo non riesce a conquistare né il pubblico né la critica statunitense.

Amsterdam è la sua città d’adozione

Pur mantenendo un appartamento a New York trasferisce la sua residenza principale ad Amsterdam e collabora a lungo con il sassofonista Hans Dulfer. Nella sua carriera suona con moltissimi personaggi di spicco della scena internazionale come Gladys Knight, Ben E. King, Cab Calloway, Eric Burdon, Sly Hampton, Candy Dulfer, Saskia Laroo e l’italiano Alex Britti.

Anche gli USA finalmente…

Alla fine degli anni Novanta, finalmente, anche negli Stati Uniti si accorgono di lei. All’inizio del 2000 ha la soddisfazione di tornare in Georgia per una lunga serie di concerti accompagnata dai Looters, un gruppo che comprende il chitarrista J. Lyon Layden, il bassista Eric layden, la violinista Kristina Train, il batterista Jeff Evans e il tastierista Dan Walker. Pochi mesi dopo, il 12 dicembre 2000, Rosa, che da tempo soffre di disturbi cardiaci, muore destinando i suoi beni alla Rosa King Foundation, un’organizzazione nata in Olanda per aiutare le giovani artiste.

 

Previous articleMSC Pesca Sostenibile lancia la campagna #mutocomeun…
Next articleFalsari per amore dei Talking Heads
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".