Home C'era una volta Ruth Price, la ballerina che divenne cantante jazz

Ruth Price, la ballerina che divenne cantante jazz

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Il 27 aprile 1938 a Phoenixville, in Pennsylvania, nasce Ruth Price, una protagonista della scena jazz degli anni Cinquanta e Sessanta.

La decisione dopo aver ascoltato Charlie Parker

Ballerina professionista, Ruth decide di dedicarsi al canto dopo aver ascoltato la musica di Charlie Parker. Il suo debutto professionale avviene nel 1954 quando entra a far parte del gruppo di Charlie Ventura. Terminata la collaborazione con quest’ultimo, si impegna in un’intensa attività free-lance nei jazz club di Philadelphia, cantando saltuariamente con Red Garland.

Da cantante a docente

Alla fine degli anni Cinquanta, trasferitasi a New York, si esibisce al Village Vanguard, recuperando la sua iniziale professione e alternando a quella di cantante l’attività di ballerina. Dopo aver cantato con il gruppo di Shelly Manne alla Manne-Hole intorno alla metà degli anni Sessanta diventa vocalist della big band di Harry James con la quale compie anche una tournée in Giappone. Alla fine degli anni Settanta, senza lasciare mai completamente la musica, lavora come docente all’Istituto di Etnomusicologia dell’Università di Los Angeles.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".