Home C'era una volta Sam Noto, il trombettista figlio di immigrati siciliani

Sam Noto, il trombettista figlio di immigrati siciliani

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Il 17 aprile 1930 nasce a Buffalo, nello stato di New York, il trombettista Sam Noto, figlio di Luigi e Santina, due immigrati italiani provenienti da Sutera, in Sicilia.

Una realtà complicata

Terzo di cinque figli fin da piccolo deve fare i conti con una realtà complicata. Suo padre lavora come operaio e ha il compito di rifornire di carbone le fornaci di una fabbrica di Birmingham. Il piccolo Sam fin dall’inizio della sua attività scolastica mostra di amare la musica e di avere talento per la tromba. I suoi però non possono permettersi di spendere 89 dollari necessari per comprarne una nuova. Fortunatamente per il ragazzo le sue qualità non sfuggono ai dirigenti scolatici che decidono di aiutarlo. La scuola compra lo strumento che poi noleggia al ragazzo per una cifra simbolica.

Gli inizi con Kenton

Sam inizia la carriera negli anni Cinquanta, suonando con la big band di Stan Kenton e con quella di Louis Bellson. Dal 1964 al 1965 suona con Count Basie. Formato poi un proprio quintetto e apre un locale a Buffalo, il Renaissance, del quale è l’attrazione fissa. Dopo un anno però, il club fallisce e Noto si trasferisce a Las Vegas per suonare nelle orchestre attive negli alberghi di lusso. Nell’estate del 1975 se ne va a Toronto, in Canada, dove continua a suonare nei club e nelle sale di registrazione.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".