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Santa Margaret: «La nostra è musica “sostenibile”»

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Santa Margaret

 

Santa Margaret. Metti un po’ di Rock & Blues… Daily Green questa settimana incontra i Santa Margaret, la band nata dall’incontro tra Stefano Verderi, chitarrista delle Vibrazioni e la cantautrice Angelica Schiatti. Il brano d’esordio dei Santa Margaret, “Riderò”, con il quale vincono la sezione giovani del “Coca-Cola Summer Festival 2014”, è stato scelto per la colonna sonora del film di Natale “Il Ricco, il povero e il maggiordomo” di Aldo, Giovanni e Giacomo in uscita nelle sale italiane l’11 dicembre. Nel trailer del film, l’altro brano inedito dei Santa Margaret: “Vieni a gridare con me”. Un grande successo quello della band milanese che sta raccogliendo grandi consensi di critica e pubblico. I Santa Margaret saranno inoltre tra i 60 candidati che si contenderanno i 6 posti per le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2015.

Stefano, Angelica, un grande successo. Tanti i progetti, state vivendo un momento importante, soprattutto mi colpisce la velocità con cui tutto è accaduto.

Angelica
: Sì, è vero. La band ha un anno di vita e il successo è arrivato in un tempo relativamente breve. L’apertura del concerto dei Deep Purple nel luglio 2013, Riderò, Mtv, la vincita del Coca-Cola Summer Festival, la colonna sonora del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. E’ successo tutto inaspettatamente e altrettanto inaspettatamente ci siamo ritrovati dove siamo ora: una casualità, un concatenarsi di eventi, di situazioni dettate dalla musica.

Come vi siete incontrati con Stefano, come è nato il vostro sodalizio?

Stefano: Con Angelica ci siamo incontrati un po’ di tempo fa, tra noi c’era già uno scambio e un’affinità artistica. Abbiamo cominciato a scrivere canzoni insieme, a scambiarci idee. Condividiamo la stessa passione per il rock, il blues, le band.

Angelica: Ad un certo punto ci siamo resi conto che avevamo bisogno di un sound particolare che si può costruire solo con una band e quindi abbiamo chiamato gli altri musicisti: Marco Cucuzzella, Leonardo Angelicchio e Ivo Barbieri (rispettivamente batteria, tastiere e basso, ndr). Poi è iniziata l’avventura: la sala prove, i live ed infine lo studio di registrazione.

E la nascita di “Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1”, disponibile solo in vinile e in free download. Come mai la scelta dell’analogico?

Angelica: Il vinile è appena uscito, Stefano ha seguito la produzione artistica di questo progetto. Registrare in analogico era il passo successivo, una scelta onerosa a livello di tempo, tante prove, tanto lavoro in studio. Non è una cosa nostalgica, né un vezzo. Abbiamo registrato tutto su nastro perché avevamo voglia di dare quel particolare sound alle nostre canzoni per cui ci è sembrata la cosa più ovvia fare il nostro disco in quel formato. Il disco ha questo sound proprio perché è registrato su nastro, sono registrazioni sincere nel senso che è praticamente buona la prima, non si può come nel digitale fare il “copia e incolla”. E’ un suono autentico, esiste proprio “fisicamente” nel solco del vinile. Resta il modo migliore per ascoltare musica.

Forse un’anticipazione di quello che verrà. Il vinile sta tornando.

Angelica: Sì. Siamo dei sostenitori dell’analogico, da qui anche il titolo del disco e poi se ci pensi l’analogico è anche “green” in un certo senso.

Come è nata la collaborazione con Aldo, Giovanni e Giacomo? Li avete conosciuti?

Angelica: Non li abbiamo incontrati, non ancora. E’ successo tutto tramite la casa discografica. Siamo contenti, soprattutto io.

Stefano: Ad Angelica piacciono molto.

Angelica: Io li adoro, la loro è una comicità di serie A e poi sono sempre attenti alla scelta della musica per i loro film. La cosa ci fa particolarmente onore. E’ nato tutto casualmente tramite la musica,  loro cercavano quel sound e tra una rosa di pezzi alla fine hanno scelto i nostri brani.

Ai Santa Margaret piace il cinema?

Angelica: Amiamo particolarmente il cinema italiano.

Stefano: Lo amiamo al punto che organizziamo dei veri e propri cineforum tra di noi, è un po’ l’hobby dei Santa Margaret.

C’è un film che amate in maniera particolare?

Stefano: Amarcord di Fellini. Citiamo continuamente le battute del film, ci divertiamo a recitare, interpretando i vari personaggi. Conosciamo le battute a menadito, potremmo recitarlo tutto.

Angelica: Le usiamo per riscaldarci prima di iniziare a lavorare!

Stefano: Puoi immaginare quando ci siamo ritrovati con la band in Romagna per registrare i primi provini!

Un vero e proprio “amarcord”. Angelica e Stefano, scopriamo ora il lato “green” dei Santa Margaret.

Stefano: Noi siamo assolutamente “green”! Siamo molto sensibili a questa tematica e anche piuttosto informati.

Avete studiato…

Stefano: Cerchiamo di essere attenti. Di fare la nostra parte. Personalmente faccio quello che posso. Ora ho una causa aperta con il mio condominio per poter installare i pannelli solari. Purtroppo le regole del palazzo mi hanno impedito per il momento di montarli ma speriamo che riesca a farlo presto.

Non sempre è facile in questo Paese essere ecosostenibili. Tu dove abiti Stefano?

Stefano: Abito in Brianza e purtroppo sì, non sempre è facile. Le buone intenzioni ci sono ma a volte si incontrano delle difficoltà. Urge un cambiamento. Stiamo vivendo una situazione che si fa sempre più pressante e diventa necessaria una presa di coscienza, abbiamo bisogno di risposte e di agire. Prima di tutto se non se ne parla, sembra che non ci sia un’emergenza ambientale. Ma sappiamo che invece non è così. Il surriscaldamento globale esiste, anche se non se ne parla poi così tanto. Ognuno di noi deve sapere che ogni suo gesto quotidiano ha il suo peso.

Angelica: L’uomo è molto egoista. Ok, non c’è l’emergenza del domani ma del dopodomani, sì. Si parte dal singolo, dalle banalissime cose, stare veramente attenti a tutto quello che si fa, con consapevolezza. Basterebbe togliere le prese del caricabatteria, spegnere le luci, cose così.

Stefano: O tenere i riscaldamenti a temperatura bassa. Sono cose i cui benefici non si riscontrano nell’immediato. Tipo l’effetto di spegnere una luce, ok non lo vedi subito, ma c’è.

Angelica: Leggevo proprio ieri un’intervista della stilista Vivienne Westwood che poneva l’attenzione sulla moda del momento: quella di comprare ad esempio ottomila vestitini diversi nelle varie catene di abbigliamento. Ecco anche questo comportamento provoca i suoi effetti. Spesso i tessuti sono di scarsa qualità, ricavati senza la cura e il rispetto delle regole ambientali in paesi dove la manodopera è sottopagata, sfruttata e dove le fabbriche inquinano avvelenando terreni e acqua. Ecco quando usciamo a comprare un vestito, dovremmo soffermarci a pensare a tutto questo e magari comprare uno, ma con un tessuto naturale.

Stefano: L’economia globale è in controtendenza, i paesi che sono meno in regola con il Protocollo di Kyoto come la Cina, crescono economicamente ma inquinano di più in  assoluto.

Un consumatore più attento, più consapevole fa la differenza.

Angelica: Certo. Anche quando usciamo a far la spesa al supermercato, dovremmo cercare di prendere alimenti di cui si conosce la provenienza, possibilmente bio, a “km0”. Perché dobbiamo pensare che tutto questo fa bene a noi stessi: migliora l’impatto personale oltre che l’impatto ambientale.

I Santa Margaret hanno prodotto il loro album in analogico. E’ possibile secondo voi fare musica in modo ecosostenibile?

Angelica: I costi delle produzioni musicali purtroppo sono alti. Si può cercare di fare un prodotto ad impatto zero, per esempio riducendo l’impatto della stampa. Le registrazioni si possono fare in analogico, noi lo abbiamo fatto grazie alla casa discografica che ci ha permesso di produrre la nostra musica in modo meno impattante. Siamo stati fortunati.

Vi vedremo prossimamente dal vivo, ci sono già delle date di prossimi concerti?

Stefano: Il live è sicuramente il nostro forte, la nostra ciliegina sulla torta.

Angelica: Le date del tour del 2015 sono ancora da definire ma potete seguirci sul nostro sito www.santamargaret.com e ovviamente su facebook.

Il suono analogico cova la sua vendetta Vol.1”, dei Santa Margaret è disponibile solo in vinile, in free digital download (al link http://www.santamargaret.com/download/2281) e su tutte le piattaforme streaming, è composto da cinque brani più un b-side strumentale registrati interamente in analogico, su nastro a 24 tracce, usando solo strumenti vintage, nessun campionamento e nessuno strumento MIDI. Nessuna operazione nostalgia, ma un modo per riscoprire il piacere dell’ascolto senza fretta del vinile. Sul lato A i brani “Riderò”, “La strada”, “Insonnia”, “Comincia tu”, “Oltre al limite”. Sul lato B un’unica traccia strumentale di 20 minuti, “…e il digitale trema”, suonata interamente live in studio e registrata in presa diretta senza alcuna sovraincisione.