Home News Scoperto nuovo colibrì grazie ai “segnali d’amore”

Scoperto nuovo colibrì grazie ai “segnali d’amore”

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Penne della coda e nuovi segnali d’amore hanno portato i ricercatori a scoprire una nuova specie di un piccolo colibrì, il Bahama Woodstar. E dire che questa nuova specie di colibrì è stata scoperta non in qualche remota giungla tropicale ma nei giardini delle Bahamas.

Scoperta una nuova specie di colibrì

“Gran parte del lavoro sul campo è stato condotto letteralmente seduti ai tavoli del cortile di ornitologi, tenendo il registratore di suoni in una mano e una tazza di tè in altro”, spiega Teresa Feo, uno studente di dottorato alla Yale University e autore principale dello studio.

Le specie Bahama Woodstar ha due sottospecie, una trovata in tutte le isole a nord delle Bahamas, l’altra per ora segnalata solo tra le isole Inaguan meridionali. Sia i maschi che le femmine delle due specie di colibrì sono praticamente identici, ma in questo caso le apparenze ingannavano.

A partire proprio dai segnali, dai fischi lanciati dai colibrì, si è scoperto, infatti, delle sottili leggere differenze tanto da far pensare che si trattasse, appunto di una nuova specie mai scoperta sino ad ora.

Altre piccole differenze riguardano anche la distribuzione delle penne sulla coda.

Il nuovo colibrì scoperto nei giardini delle Bahamas

I ricercatori hanno anche confrontato becco e lunghezze dell’ala, e raccolto campioni di tessuto delle due popolazioni per la successiva analisi genetica. E’ stato dunque sequenziato il Dna degli uccelli e sono state dunque trovate molte differenze a livello di specie che indicavano come proprio queste popolazioni si debbono essere separate ed evolute in isolamento per circa mezzo milione di anni.

Per i ricercatori questa sottospecie dovrebbe mantenere il nome della famiglia di appartenenza: Bahama Woodstar.

“C’è un mondo là fuori e c’è ancora molto da imparare anche sui colibrì” conclude Feo. “E, a volte, ci sono cose nuove da scoprire persino nel proprio giardino”.

La National Science Foundation e Fondi WR Coe dalla Yale University hanno sostenuto il lavoro.