Home C'era una volta Sergio Centi, con Roma nel cuore

Sergio Centi, con Roma nel cuore

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Il 30 settembre 1924 nasce a Roma il cantante, autore e chitarrista Sergio Centi, considerato uno dei più attenti e preparati interpreti della canzone romana.

Gli inizi in un ristorante

Centi inizia la sua carriera nel 1945 in un ristorante di Trastevere dove canta canzoni romane per i clienti. Più tardi suona in vari locali alla moda come l’Apuleius di Ostia in un’orchestra di cui fanno parte musicisti destinati a diventare famosi come Armando Trovajoli, Piero Piccioni e Nunzio Rotondo.

Donne proibite

Dopo aver composto la colonna sonora del film “Donne proibite” di Giuseppe Amato partecipa ai Festival di Napoli del 1957 e del 1958. Nel 1964 pubblica Romana, un’antologia di canzoni romane con il quale vince anche l’Oscar della discografia. Nella sua carriera pubblica più di trenta album, interpretando molti brani della tradizione romana, ma anche canzoni originali composte da lui come Roma sei stata sempre casa mia, Stateve zitti e Cronaca de Roma. Muore a Sabaudia il 15 marzo 2002.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".