Home News Sisma, stato d’emergenza continuo

Sisma, stato d’emergenza continuo

SHARE
sisma

Le scosse continuano: sono state segnalate oltre 500 repliche dal 26 ottobre dopo l’ultimo sisma che ha fatto tremare il Maceratese. E sono cinque i terremoti di magnitudo superiori a 4.0 che fanno presagire che la situazione non sarà, almeno per un po’, sotto controllo.

Sisma, oltre 500 scosse. Migliaia gli sfollati

Intanto, sono migliaia gli sfollati a cui dare riparo. Si cerca di aiutare come si può: per i 4mila terremotati della provincia di Macerata ci sono strutture provvisorie che li attendono… palazzetti dello sport, tende, c’è anche chi è stato già trasferito lungo gli alberghi della costa, come per gli sfollati di Visso. Ma quel che più si teme è l’inverno alle porte. Se ne è accorto persino il premier in visita sui luoghi del disastro. Certamente, non si potrà passare l’inverno all’addiaccio. Ma, di fatto, si teme che, al contrario delle rassicuranti promesse, per tantissimi sarà proprio così: in quasi tutte le aree del sisma ci sono moltissimi edifici inagibili mentre sono chiuse le scuole fino al 31 ottobre per le necessarie verifiche e sopralluoghi. Insomma, è uno stato d’emergenza continuo.

Sisma, la mancanza di prevenzione genera l’emergenza

In questo stato si avverte quel che in molti hanno sempre denunciato: la mancanza di prevenzione per luoghi altamente sismici determina tutto questo. Essere in una situazione di emergenza continua senza una adeguata programmazione per i rischi non fa altro che peggiorare la situazione. Tant’è. Quel che colpisce è, invece, la solidarietà dei centinaia di volontari che si sono messi a disposizione di chi, al momento, ha perso tutto.

Sisma, venti comuni inagibili nel maceratese

E si fa una prima stima dei danni, nonostante i 40 milioni già stanziati dal Cdm, si è deciso anche di estendere lo stato di emergenza. La vera vittima di questo ultimo terremoto è proprio il territorio. “La situazione è drammatica – spiega all’Ansa l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti – solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti gravi, ma i danni sono molto ingenti”. Si tratta di danni strutturali ad abitazioni, edifici pubblici, con piccole comunità ormai disperse, con centri storici di cui sopravvivono solo macerie, con beni culturali dispersi per sempre. Un patrimonio immenso di vissuti di cui sarà difficile la ricostruzione.

Solo ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il “palazzo rosso” rimasto in piedi il 24 agosto. Così è per il centro di Sant’Angelo sul Nera dove tutto è, ormai, zona rossa. E sono venti i comuni colpiti secondo le ultime rivelazioni: sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata.

Si tenterà di trovare rimedio, garantiscono le istituzioni. Per il momento è solo emergenza.