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Sotto la Groenlandia un Gran Canyon

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Un team di ricercatori provenienti da Canada e Gran Bretagna ha scoperto un canyon di grandi dimensioni sotto il sottile strato di ghiaccio che ricopre la Groenlandia. Secondo questi studiosi, il canyon – che attraversa il centro dell’isola oltrepassando la costa settentrionale – sarebbe lungo quasi 750 chilometri e profondo circa 800 metri e giocherebbe un ruolo nel trasporto dell’acqua risultante dalla fusione del ghiaccio nell’oceano, cosa che agirebbe sull’aumento del livello globale delle acque.

Sotto la Groenlandia un Gran Canyon

Lo scopo originario del gruppo di ricerca – il cui studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science – era quello di fornire maggiori risposte a uno delle domande riguardo al clima che più preoccupa gli scienziati: come la calotta di ghiaccio che ricopre la Groenlandia – che, se fusa, sarebbe capace di sollevare il livello del mare di circa 6 metri – reagirà all’aumento delle temperature? I risultati sono andati al di là delle loro aspettative: la scoperta del canyon aiuterà non solo ad adottare le giuste misure volte ad evitare un ulteriore innalzamento del livello dei mari, ma anche a conoscere il passato della Groenlandia (il canyon, infatti, è rimasto sotto il ghiaccio per milioni di anni).

Nonostante il canyon non sia visibile in superficie, i ricercatori sono riusciti a rilevare la sua presenza tramite radar e segnali radio. In passato, quando la Groenlandia era ricoperta da uno strato ancora più sottile di ghiaccio, il canyon era il letto di un fiume che scorreva impetuoso fino al centro dell’isola, proprio come il Colorado sul Grand Canyon oggi.

Un team di ricercatori provenienti da Canada e Gran Bretagna ha scoperto un canyon di grandi dimensioni sotto il sottile strato di ghiaccio che ricopre la Groenlandia. Secondo questi studiosi, il canyon – che attraversa il centro dell’isola oltrepassando la costa settentrionale – sarebbe lungo quasi 750 chilometri e profondo circa 800 metri e giocherebbe un ruolo nel trasporto dell’acqua risultante dalla fusione del ghiaccio nell’oceano, cosa che agirebbe sull’aumento del livello globale delle acque.

Lo scopo originario del gruppo di ricerca – il cui studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science – era quello di fornire maggiori risposte a uno delle domande riguardo al clima che più preoccupa gli scienziati: come la calotta di ghiaccio che ricopre la Groenlandia – che, se fusa, sarebbe capace di sollevare il livello del mare di circa 6 metri – reagirà all’aumento delle temperature? I risultati sono andati al di là delle loro aspettative: la scoperta del canyon aiuterà non solo ad adottare le giuste misure volte ad evitare un ulteriore innalzamento del livello dei mari, ma anche a conoscere il passato della Groenlandia (il canyon, infatti, è rimasto sotto il ghiaccio per milioni di anni).

Nonostante il canyon non sia visibile in superficie, i ricercatori sono riusciti a rilevare la sua presenza tramite radar e segnali radio. In passato, quando la Groenlandia era ricoperta da uno strato ancora più sottile di ghiaccio, il canyon era il letto di un fiume che scorreva impetuoso fino al centro dell’isola, proprio come il Colorado sul Grand Canyon oggi.

Fonte: TMNews