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Spaghetti all’olio di acciughe di Niky Marcelli

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Spaghetti all’olio di acciughe: una prelibatezza arcinota che, solitamente, si realizza in maniera molto semplice condendo la pasta con la cosiddetta colatura di acciughe (o di alici) che i palati più raffinati conoscono come prodotto tipico della zona di Cetara, sulla costiera amalfitana. Sembra si tratti, per altro, della discendente diretta del garum, condimento-principe della cucina dell’antica Roma.

Tuttavia, se in casa ne siete sprovvisti, potete ottenere un risultato senz’altro gustoso con un piccolo escamotage. Avrete infatti notato che il piatto che vi propongo non si chiama Spaghetti alla colatura di alici (o acciughe), ma all’olio. E’ un po’ “l’ombra”, il “parente povero” della più nobile colatura, ma egualmente piacevole al palato e di facile preparazione.

Ingredienti per due persone:

160 grammi di spaghetti

1 grosso spicchio di aglio

Pasta d’acciughe q.b.

Olio extra vergine di oliva q.b.

SpaghettiTagliate in due un grosso spicchio d’aglio e strofinatelo accuratamente sui bordi interni di una scodella sufficientemente capace, poi abbandonatelo sul fondo. Aggiungete abbastanza olio e.v.o. da permettervi di condire la pasta senza che si attacchi o – per converso – che ci galleggi dentro.

Riempite mezzo cucchiaino da caffè con la pasta d’acciughe e fatela sciogliere e amalgamare nell’olio finché non sarà totalmente incorporata.

Lessate gli spaghetti, scolateli al dente e versateli nella scodella, mescolando accuratamente.

A questo punto, potete impiattare e servire in tavola.

N.B.

Ad alcuni piace fare una piccola variante, aggiungendo della mollica di pane sbriciolata finemente e leggermente tostata in padella. Non è per niente male! Provare per credere!

 

Tegame di scrittore non ancora bollito di Niky Marcelli. Il libro è disponibile in E-book su tutti i principali portali on line

Spaghetti

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Niky Marcelli
Niky Marcelli, giornalista e scrittore, è nato a Milano ma si è trasferito quasi subito a New York e successivamente a Roma, dove ha risieduto fino al 2004, prima di coronare la sua vecchia aspirazione di andare a vivere in campagna. Cronista investigativo e critico di spettacolo, è stato uno dei «padri fondatori», nonché caporedattore, del settimanale satirico e di controinformazione «La Peste», per il quale ha firmato numerose inchieste. Ha collaborato successivamente con i quotidiani «L’Umanità», «Il Giornale d’Italia», «L’Avanti», «Libero»; con i periodici «Audrey», «Avvenimenti» e con molte trasmissioni di successo della Rai, tra cui «Via Teulada 66», «Piacere Rai Uno», «In Famiglia», «Domenica In». Come autore ha firmato nel 1993 il primo varietà prodotto e trasmesso dall’allora Tele Monte Carlo: «Specchio delle mie brame» - in collaborazione con l'agenzia Elite di John Casablancas - e, in teatro, la commedia «Capolinea», rappresentata con successo nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. Nel 2003, per i tipi di Maretti, è uscita la sua raccolta di racconti «Sotto la pergola del bar che non c’è più». Dal 2004 al 2007 ha diretto l’agenzia web «Lo Sport». Dal 2003 al 2010 ha collaborato con il settimanale di satira politica «Veleno». Nel 2013, per i tipi di TEKE, è uscito il suo giallo “L’Ultimo Swing”. Nel mese di luglio 2015, sempre per i tipi di TEKE, pubblica il romanzo “La Contessa Rossa”. A maggio 2016, pubblica in e-book, la raccolta di racconti “Il senso di Giulio per Camilla” e il manuale di cucina “Tegame di scrittore non ancora bollito”.