Home C'era una volta Spike Wells, batterista jazz dopo gli studi di classica

Spike Wells, batterista jazz dopo gli studi di classica

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Il 16 gennaio 1946 a Royal Turnbridge Wells, in Gran Bretagna, nasce il batterista Spike Wells il cui vero nome è Michael John Wells.

Gli inizi con Tubby Hayes

Pur essendo quasi completamente autodidatta come batterista, visto che ha preso solo qualche lezione da Philly Joe Jones nel 1967, ha però una notevole formazione classica, avendo compiuto studi come pianista, violoncellista e cantante, a Canterbury, tra il 1955 ed il 1964. Inizia la carriera professionale nel 1968, entrando nel gruppo di Tubby Hayes, con cui suona a intermittenza fino alla morte di quest’ultimo nel 1973.

L’influenza dei batteristi moderni

Tra il 1969 e l’anno successivo suona nell’orchestra di Humphrey Lyttelton. Nel 1969 collabora anche con Roland Kirk e con Charles Tolliver. Nel 1970 fa parte del sestetto di Ronnie Scott ed è il batterista di Stan Getz per la sua tournée scandinava di quell’anno. Dalla fine degli anni Sessanta accompagna al club Ronnie Scott’s di Londra molti ospiti statunitensi tra cui Johnny Griffin, Art Farmer, Lee Konitz, Zoot Sims e Freddie Hubbard. È influenzato soprattutto da batteristi moderni di diversa estrazione, quali Boy Haynes, Elvin Jones e Clifford Jarvis.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".